Domenica, 02 Giugno 2019 - 16:35 Comunicato 1342

L’alternativa cooperativa per rispondere alle grandi trasformazioni politiche, sociali ed economiche

Esiste una “terza via” per risolvere conflitti e rinsaldare la società, ed è l'alternativa proposta dal sistema cooperativo. Di fronte a populismi e sovranismi, sempre più spinti e alle diseguaglianze e frammentazioni sociali, il modello cooperativo può rispondere alle sfide in atto a livello sociale, politico ed economico. La terza via dunque c'è. Il modello di sviluppo alternativo e la governance inclusiva del sistema cooperativo possono rivelarsi motore di crescita e innovazione. Si tratta di un'opportunità reale e concreta, che consentirà di porre le basi per rivitalizzare e rinsaldare la società civile e l'intero assetto democratico.

Giancarlo Provasi – professore di sociologia economica - ha passato in rassegna i “fallimenti” sia delle politiche keynesiane – con il governo dello stato sul mercato – sia del neoliberismo che assoggetta lo Stato ai principi del mercato. Due esperienze che hanno eroso le fondamenta del sistema democratico di rappresentanza e che, a seguito della crisi dei subprime, hanno favorito lo svilupparsi di sentimenti di risentimento. La cultura neoliberale ha “sdoganato invidia”, facendone un motore di sviluppo. Nelle società odierne gli interessi sono spesso parcellizzati, emergono rancore, insuccessi e crisi che portano all'indebolimento del concetto di cittadinanza e alla nostra capacità di costruire una cittadinanza inclusiva. La sfida quindi è doppia: occorre delineare un assetto economico-sociale adeguato ai problemi di questi anni, sia definire un processo capace di sormontare la frammentazione individualistica figlia dell'assetto neoliberale.
Carlo Borzaga Borzaga, presidente di Euricse, l'Istituto europeo di ricerca sull'impresa cooperativa e sociale ha evidenziato come il paradigma economico entri in crisi quando non riesce a individuare strade per uscire dalla crisi, di fronte ad una mancanza del corpus teorico in grado di creare alternativa. Esistono modi diversi dal mercato e dall'autorità dello Stato per sviluppare e gestire attività economiche: è la strada della cooperazione, capace di gestire produzioni e scambi, operando in modo autonomo, con una presenza e un valore socialmente rilevante. Le cooperative hanno anche una presenza dinamica nelle forme organizzative e nei numeri (il fenomeno cooperativo vanta due milioni di occupati e sei milioni di volontari) La cooperazione secondo Borzaga può essere una strategia di coordinamento alternativo al modello stato -mercato. Il problema è il riconoscimento. Perché quello cooperativo, purtroppo, è un mondo che paga una “cattiva reputazione”. Definite “poco efficienti” ,"desuete", dipendenti in maniera quasi assistenzialista dal pubblico, addirittura “corrotte”. Si amplificano spesso i limiti di questa organizzazione e i vantaggi sono sistemativamente sottostimati.
Anche la sociologa Marianella Sclavi, impegnata da anni nella progettazione partecipata del territorio ed esperta di conflitti, ha partecipato al dibattito, evidenziando vantaggi e criticità di questa “terza via” capace di risolvere conflitti e rinsaldare la società. Occorre però uscire dalla "riserva indiana", ripensando e ammodernando il modello cooperativo

Sito: https://2019festivaleconomia.eu
Twitter: https://twitter.com/economicsfest
Facebook: https://www.facebook.com/festivaleconomiatrento/
Instagram: https://www.instagram.com/festivaleconomia/



Immagini