Sabato, 17 Maggio 2014 - 02:00 Comunicato 1085

Il Presidente e l'assessore provinciale alle pari opportunità si sono incontrati con Arcigay e Arcilesbica
"L'OMOFOBIA PURTROPPO ESISTE E NOI NON LA VOGLIAMO!"

In occasione della Giornata mondiale contro l'omofobia, istituita a partire dal 1990 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, il presidente della Provincia autonoma di Trento e l'assessore provinciale con competenze sulle pari opportunità hanno ricevuto questo pomeriggio Paolo Zanella, presidente di ArciGay, e Michela Papette, presidente di ArciLesbica, reduci dalla fiaccolata svoltasi ieri sera a Trento, alla quale hanno partecipato più di duecento persone che hanno sfilato in ricordo delle vittime della discriminazione. L'incontro è servito per esaminare lo stato di avanzamento della proposta di legge di iniziativa popolare per combattere l'omofobia, attualmente al vaglio della quarta commissione del Consiglio provinciale e per ribadire unanimemente che "l'omofobia ahinoi esiste e noi non la vogliamo!"-

Al presidente i rappresentanti di ArciGay e di ArciLesbica del Trentino hanno manifestato la loro preoccupazione per gli inquietanti e recenti episodi di intolleranza, come ad esempio l'oscuramento dei manifesti affissi in città per annunciare appunto la Giornata mondiale contro l'omofobia. Comunque, hanno sottolineato Papette e Zanella, "a queste provocazioni abbiamo voluto rispondere con una serie di eventi che puntano soprattutto sulla cultura, sull'arte, sul teatro, sul cinema e sull'informazione, puntando sul valore profondo delle persone". Un'altra preoccupazione è l'iter della discussione della proposta di legge contro l'omofobia, "una legge che, quando sarà approvata – ha detto Zanella, – brillerà per equilibrio e sarà un fiore all'occhiello per la Provincia di Trento".
Per parte sua il presidente della Provincia ha riconfermato l'importanza che per la Giunta riveste la lotta civile contro l'omofobia. "Seguiamo con attenzione la discussione della proposta popolare nella quarta Commissione, convinti come siamo che il testo sul quale il Consiglio sarà chiamato a decidere riveste risponde ad una richiesta di buonsenso che ci viene dalla comunità. Lottare contro l'omofobia significa lottare contro una forma di discriminazione ingiustificata. E anche se la società trentina ha fatto passi da gigante nella direzione dell'accettazione e dell''inclusione, questa legge servirà a diffondere questa cultura là dove ancora non c'è"
L'assessore alle pari opportunità, da parte sua, ha sottolineato che "le settemila firme che hanno sottoscritto la proposta popolare parlano da sole e da sole giustificano la scelta che è stata fatta propria dalla maggioranza di procedere nella direzione indicata dal testo. Per fortuna esiste in Trentino una diffusa mentalità positiva, democratica e accogliente: i rigurgiti ci sono, li abbiamo avuti sotto gli occhi anche qui a Trento, ma siamo tutti impegnati in questa battaglia di civiltà e di educazione."
(m.n.)

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