Giovedì, 19 Gennaio 2012 - 02:00 Comunicato 107

L'Agenzia del Lavoro ha presentato stamane uno studio di analisi per il rilancio economico ed occupazionale in provincia
L'OCSE VALUTERÀ L'EFFICACIA DELLE POLITICHE DEL LAVORO IN TRENTINO

Questa mattina presso la Sala Stampa della Provincia autonoma di Trento il presidente dell'Agenzia del lavoro, Michele Colasanto e la dirigente, Antonella Chiusole hanno illustrato lo studio che esperti dell'Ocse condurranno tramite il loro Centro Leed di Trento in stretta sinergia con Agenzia del lavoro. L'obiettivo è quello di analizzare il sistema delle politiche del lavoro messe in campo in Trentino in questi ultimi anni di crisi del mercato del lavoro, per valutarne l'efficacia nel medio e lungo periodo in termini di ripresa economica e di incremento dell'occupazione. Presenti gli esperti dell'Ocse: Sergio Arzeni, direttore del Dipartimento per l'imprenditorialità, le Pmi e lo sviluppo locale e direttore del Programma Leed; Jan Hendeliowitz, senior advisor del Ministero del lavoro della Danimarca, autorità del Danish National Labour Market e presidente del Comitato di direzione del Programma Leed; Michele Dau, vice segretario generale del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (Cnel) e vice presidente del Comitato di Direzione del programma Leed; Emma Clarence, coordinatrice del Progetto Leed presso il Centro di Trento.-

Ad aprire i lavori, il presidente Michele Colasanto che ha commentato i motivi dell'indagine: "Il dato relativo alla disoccupazione giovanile è quello su cui concentrare maggiormente l'attenzione, perché i segnali per il prossimo futuro non sono incoraggianti. Il Trentino rappresenta sicuramente un contesto più favorevole rispetto alla situazione nazionale e anzi un modello per il contesto nazionale, ma proprio per non abbassare la guardia abbiamo ritenuto importante fare riferimento all'esempio di altri paesi, in particolare la Danimarca che negli ultimi anni ha gestito le politiche del lavoro con grande successo, per capire davvero quanto le nostre politiche siano in linea con quelle di altre aree, soprattutto nel Nord Europa".
Il presidente Colasanto ha poi illustrato il contesto delle politiche del lavoro in Trentino, a partire dalla futura delega in materia di ammortizzatori sociali e dal nuovo piano di politica del lavoro, che ha consentito di costruire un sistema efficiente nel quale si uniscono politiche passive, di sostegno al reddito per i lavoratori, con politiche attive, quali la formazione e la riqualificazione professionale. Le azioni anticrisi messe in campo dalla Provincia autonoma di Trento ci pongono infatti ai primi posti in Italia in questo campo: "Abbiamo un piano di politica del lavoro con interventi che favoriscono l'occupazione - ha aggiunto Colasanto - e recentemente ci siamo concentrati in particolare sull'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, valorizzando gli strumenti a disposizione, come l'apprendistato".
Trento in questo senso è antesignano: "Il tasso di occupazione - sono state le parole di Michele Dau - in Trentino è del 66%, ovvero sono già stati raggiunti gli obiettivi fissati a livello europeo per il 2020, rispetto a un tasso italiano pari a 10 punti percentuali in meno. Gli stessi paesi dell'Ocse in media raggiungono il 64%. Però vi sono alcune problematiche come la disoccupazione, soprattutto giovanile, in aumento, nonché l'invecchiamento della popolazione, criticità strutturali che sono diffuse in tutto il mondo. Il caso di Trento può essere interessante in questo senso, perché un'economia così avanzata che presenta criticità analoghe al resto dell'Europa può essere presa a modello per trarre insegnamenti utili alla comunità nazionale ed internazionale".
Jan Hendeliowitz ha infine ripercorso la situazione europea: "Uno dei problemi strutturali dei paesi dell'Ocse è l'invecchiamento del mercato del lavoro, con sempre più persone che lasciano il lavoro per limiti di età ma non vengono sostituiti dai giovani". La Danimarca in questo senso è un'isola felice: "Investiamo il 4,5% del Pil nelle politiche del lavoro e nonostante il 30% dei danesi cambi lavoro ogni anno, il grado di 'sicurezza lavorativa' percepito è fra i più elevati in Europa".
Lo studio, che sarà realizzato dal Centro Leed di Trento dell'Ocse fra gennaio e agosto 2012, intende verificare le strategie e le politiche del lavoro poste in essere in Trentino dall'Agenzia del lavoro, prendendo ad esempio parametri europei che fanno riferimento ad esperienze di alto livello, quali quelle di paesi come la Danimarca. L'indagine fa parte di un progetto più ampio che coinvolge governi di molti paesi membri a livello europeo e mondiale. L'intenzione è quella di fornire una guida ai governi nazionali e locali per l'attuazione di politiche del lavoro innovative, flessibili ed efficaci per la creazione ed il mantenimento di nuovi posti di lavoro di qualità, favorendo nel contempo l'inclusione e la coesione sociale e la competitività dei sistemi economici.
L'analisi dell'Ocse fornirà ad Agenzia del lavoro una valutazione degli strumenti in essere e una proposta di miglioramento delle politiche del lavoro in termini di formazione permanente, riqualificazione lavorativa e affinamento del sistema di incontro domanda-offerta. L'aumento del livello delle competenze dei lavoratori meno qualificati, l'integrazione dei lavoratori immigrati, il mantenimento sul territorio dei talenti e le modalità di inserimento occupazionale dei soggetti sottorappresentati quali donne e giovani, costituisce infatti una sfida che Agenzia del lavoro vuole portare avanti con strumenti e modalità sempre più flessibili, integrate ed innovative.
Le fasi dello studio riguarderanno la raccolta di dati relativi alle politiche del lavoro attuali e la loro mappatura secondo i modelli europei dell'Ocse, l'analisi delle metodologie di applicazione anche sul campo e una fase finale propositiva. Il rapporto Ocse finale evidenzierà punti di forza e criticità delle politiche per il mercato del lavoro trentine e proporrà buone prassi di livello internazionale che potranno contribuire a migliorare le già buone performance fin qui raggiunte.
L'Istat rileva infatti come nel 2010 il numero degli occupati fra i 15 ed i 64 anni in provincia di Trento abbia subito un leggero ripiegamento ed il tasso di occupazione sia passato dal 66,6 al 66,0%, rapportato al tasso italiano del 56,9 e ad una media Ocse del 64,6%, mentre si registra un aumento delle forze lavoro dello 0,8% per un tasso di attività del 69% contro la media nazionale del 62,2 % e la media Ocse del 70,7%. Il tasso di disoccupazione del 2010 ha segnato in Trentino un 4,3 % rispetto al 7,6 della Danimarca e l'8,5 della media Ocse.

Riprese, interviste audio (a Colasanto e Dau) e immagini a cura dell'Ufficio Stampa
In allegato due approfondimenti -