Sabato, 30 Maggio 2015 - 02:00 Comunicato 1297

Promuovere la conoscenza delle discipline economiche finanziarie per pianificare il futuro
L'INFORMAZIONE ECONOMICA UTILE PER RIDURRE L'IMMOBILISMO

Resistenze culturali, pregiudizi cognitivi, mancanza di competenze adeguate in tema di economia e finanza fanno sì che l'Italia sia, stando ai dati dell'Ocse, uno dei paesi più arretrati nel mondo, penultimo dopo la Colombia, per grado di alfabetizzazione finanziaria. Anna Maria Tarantola, Presidente Rai, Magda Bianco, membro della Commissione Pari Opportunità della Banca d'Italia, ne hanno discusso con il direttore dell'Inps del Trentino Alto Adige Marco Zanotelli. La conoscenza degli strumenti finanziari è indispensabile non solo per poter fare progetti di futuro e scelte politiche, ma anche per monitorare e scegliere il tipo di previdenza sociale.-

La politica non può cambiare l'immobilismo trasmesso geneticamente, per cui i nostri figli sono costretti a seguire le orme dei padri, ma quello connesso ai mercati e alla formazione sì. Per la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, oltre alla scolarizzazione precoce, alle forme di sostegno al diritto allo studio, è l'incremento della conoscenza in materia economica e finanziaria uno dei fattori fondamentali per ricomporre le asimmetrie di opportunità di sviluppo nella nostra società. In un mondo che cambia così velocemente, ha sottolineato Tarantola, bisogna approdare alla formazione continua, soprattutto nel campo finanziario.
"In Italia - ha osservato - sono molto scarse le competenze di lettura di questioni economiche. Da un terzo al 50% della popolazione non sa leggere un estratto conto, non conosce la differenza tra un'azione e un'obbligazione, né sa investire in titoli. In particolare, per Marco Zanotelli, direttore regionale dell' Inps, l'informazione economica permette una migliore valutazione del sistema pensionistico che, oggi, passando dal retributivo al contributivo, richiede una conoscenza specifica. "Chi sa leggere un estratto contributivo? Chi sa leggere una lacuna contributiva? Pochissime persone, ha detto Zanotelli. Tale ignoranza incide tantissimo sul mio futuro".
"Il 38% degli italiani si informa attraverso la Tv e il 9% attraverso la radio, ha osservato la Presidente Rai, ed è ovvio che in tale campo sia centrale la funzione di servizio pubblico offerto dalla sistema radio-televisivo della Rai, che utilizza tutti i generi che ha disposizione: dall'informazione all'intrattenimento con le fiction, puntando tutti i linguaggi e nuovi strumenti di rete. Come le novel graphic e le animazioni". Nel campo della formazione da ottobre la Rai organizzerà un corso economico finanziario per i suoi giornalisti, sotto l'egida della Scuola di giornalismo di Perugia.
Magda Bianco, membro della Commissione Pari Opportunità della Banca d'Italia, ha sottolineato che nel mondo di oggi, "il più complesso di sempre", c'è il rumore di fondo di un'informazione bombardata, urlata e a volte demagogica, e, pertanto, è necessario avere delle conoscenze salde. Oggi sono richieste più competenze di economia e finanza perché sono strumenti che ci danno la possibilità fare scelte di vita e anche politiche. E su questo settore la Banca d'Italia ha promosso corsi di alfabetizzazione economica nelle scuole secondarie, ma con difficoltà di adesione e con differenze di genere che vedono i maschi più favoriti.
Le radici dell'arretratezza sono in primis un approccio non corretto delle nostre scuole, perché incentrato su trasmissione di nozioni e non di competenze, e poi la resistenza di natura culturale, non tanto per l'economia, ma per l'alfabetizzazione finanziaria che porta le difficoltà ad avvicinarsi a queste materie perché considerate noiose. Per colmare il gap culturale l'INPS ha avviato da alcuni mesi una campagna informativa intitolata ‘la mia pensione' che ha visto l'accesso di oltre 200.000 giovani al di sotto dei 40 anni. -



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