Martedì, 03 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 1983

Oggi a Bolzano la conferenza stampa dei due assessori provinciali alle politiche sociali, Ugo Rossi e Richard Theiner
"L'ICEF, ECCELLENZA DA SALVAGUARDARE"

L'Icef (a Bolzano analogo strumento è la Durp, benché di più recente inserimento) è da dieci anni a questa parte l'indicatore della condizione economica familiare. Un sistema rodato che in Trentino, ma anche in Alto Adige, serve per accedere a prestazioni e servizi nel campo delle politiche sociali. Ma questo sistema rischia di essere sostituito dall'Isee, ovvero da una riforma nel sistema di valutazione che il Governo intende introdurre a livello nazionale. Per questo stamattina a Bolzano, gli assessori alle politiche sociali delle Province autonome di Trento e di Bolzano, Ugo Rossi e Richard Theiner, hanno convocato una conferenza stampa congiunta per illustrare i passi che le due Province intendono intraprendere per difendere il sistema locale.-

Per rilevare il reddito e il patrimonio di chi vuole accedere a contributi o prestazioni pubbliche, Il Governo pianifica dunque di imporre alle amministrazioni locali, dal 2013, lo strumento di valutazione statale Isee, che andrebbe a sostituire Icef e Durp: "Con conseguenze fatali per i cittadini - ha sottolineato oggi a Bolzano in conferenza stampa l'assessore alle politiche sociali della Provincia autonoma di Bolzano Richard Theiner -. La Provincia, come le altre Regioni, non potrebbe più regolare autonomamente la distribuzione delle risorse, secondo le reali esigenze".
"Il governo nazionale sta preparando una modifica del sistema Isee, che va nella direzione in cui noi lavoriamo da dieci anni - ha commentato l'assessore alla salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi -. Queste modifiche sono parziali rispetto al nostro sistema, molto più evoluto proprio perché siamo partiti prima, nel 2003 attraverso l'Icef, uno strumento flessibile che abbiamo modificato nel tempo a seconda delle diverse esigenze. Vi sono quindi due problematiche. La prima è di carattere istituzionale e politica, nel senso che oggi vogliamo ribadire, assieme all'assessore Theiner, la nostra competenza primaria in tema di politiche sociali e dunque abbiamo la piena legittimità come Province autonome ad organizzarci autonomamente. Il secondo problema è nel merito - ha proseguito l'assessore Rossi - perché una decisione di questo tipo farebbe tornare indietro sia la Provincia di Trento che quella di Bolzano ad un livello molto più basso di queste valutazioni economico patrimoniali e quindi metterebbe in crisi il nostro sistema delle politiche sociali e di modalità di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini".
"Va tenuto presente - ha aggiunto ancora l'assessore Ugo Rossi - che in provincia di Trento abbiamo circa 190.000 dichiarazioni annue per l'Icef e una banca dati consolidata che ci consente di fare simulazioni in tempo reale rispetto a nuove politiche che pensiamo di introdurre, come il reddito di garanzia, istituito due anni fa e basato sull'Icef. Con l'Isee queste informazioni sarebbero inutili e tutte le politiche costruite nel corso degli anni andrebbero riviste. Ci sono infine alcuni problemi che ci preoccupano, relativi alla sostenibilità e alla flessibilità del sistema. Così com'è strutturato abbiamo la certezza che possiamo presidiare questo sistema nel tempo, ma non abbiamo analoga certezza una volta introdotti i nuovi parametri che, per di più, non sono calibrati sulla realtà Trentina e non sono adatti alle nostre condizioni socio-economiche. È chiaro che questo non lo possiamo consentire: vogliamo quindi informare i cittadini sui passaggi che stiamo portando avanti congiuntamente, oltre a fare appello ai corpi sociali delle nostre comunità affinché questo messaggio non sia solo politico. Sia io che il collega Theiner abbiamo già scritto analoga lettera alla sottosegretaria Maria Cecilia Guerra e adesso i presidenti delle nostre due Province si interesseranno direttamente con il ministro Elsa Fornero. Infine abbiamo anche proposto, in sede Stato - Regioni, una clausola di salvaguardia, che però non è stata recepita perché le Regioni hanno deciso di non formulare nessuna proposta emendativa, visto che non sono state consultate dal Governo per l'Isee. Qualora il provvedimento venisse approvato senza la clausola di salvaguardia, ci riserviamo di procedere con l'impugnativa".
In Alto Adige la Durp (Dichiarazione Unificata di Reddito e Patrimonio) è stata introdotta il 1' settembre 2011, con l'obiettivo di creare uno strumento unificato che rileva reddito e patrimonio per regolare l'accesso a contributi o prestazioni pubbliche e quindi concedere i benefici nel modo più mirato ed equo possibile. A fine giugno sono state quasi 143mila le dichiarazioni rilasciate: "La valutazione del reddito e del patrimonio - ha spiegato l'assessore altoatesino Theiner - è adattata alle esigenze dell'Alto Adige, tenendo conto delle caratteristiche locali e delle esigenze dei cittadini. Possiamo gestire il sistema in modo flessibile e reagire velocemente ad eventuali necessità, non siamo legati allo Stato sia rispetto ai criteri sia rispetto alle procedure organizzative ed informatiche". Il sistema Durp funziona da 10 mesi ma è ormai consolidato e accettato dai cittadini: "Proprio in questi giorni sono stati pagati retroattivamente gli assegni al nucleo famigliare della Regione e della Provincia a circa 17.600 famiglie in base ai nuovi criteri Durp", ha ricordato Theiner.
Con la riforma centralizzante dello Stato il calcolo di reddito e patrimonio cambierebbe radicalmente per gli altoatesini: ad esempio, nel sistema Durp la prima casa è esente, ma non nel sistema statale Isee. Anche i risparmi vengono valutati in modo molto severo dall'Isee: esenzioni solo fino a 5mila euro, mentre in Alto Adige – per le prestazioni come gli assegni familiari - c'è esenzione fino a 100mila euro. "Sicuramente - ha aggiunto Theiner - si possono cambiare le regole di accesso alle prestazioni e aumentare i beneficiari delle prestazioni sociali, ma anche cambiare i criteri di accesso diventerà più difficile perché lo Stato vuole risparmiare."
Molto grave - è stato fatto notare nella conferenza stampa - è anche il fatto che l'Isee nasce come strumento unico nazionale e in quanto tale i suoi criteri di accesso tengono conto della situazione nazionale, dove i redditi sono più bassi e le risorse per erogare prestazioni sono poche. "In Alto Adige il costo di vita è molto più alto che nelle altre regioni, ma il sistema Isee qui non farà differenze. Ci sarà una forte selezione tra i cittadini per poter accedere alle prestazioni sociali", paventa l'assessore Theiner. L'obiettivo delle Province di Bolzano e Trento è quello di salvare i sistemi locali di valutazione, "cercando di utilizzare le risorse finanziare in modo mirato ed efficiente. Se adesso verrà imposto un sistema statale a tutti gli enti locali, non sarà più possibile garantire tali scelte di equità con effetti molto negativi sui cittadini", ha spiegato Theiner. Le due lettere inviate ad altrettanti Ministeri sono rimaste senza esito, ora si muoveranno i due Governatori e, in ultima ratio, non si esclude l'impugnazione dell'eventuale provvedimento statale davanti alla Consulta.

Riprese e immagini a cura dell'Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Bolzano -