Nel Teatro Sociale, il ministro ha spiegato alla giornalista Sarah Varetto come in questi ultimi anni sia cambiata un’epoca e che il mondo pre pandemia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e i nuovi conflitti internazionali non esista più. L’Europa deve quindi prenderne atto e il nuovo paradigma nella prossima legislatura deve essere la sicurezza economica del nostro continente. Per riuscirci è necessario, ha ribadito, che l’Europa realizzi una politica industriale assertiva come stanno facendo gli Stati Uniti, che assicuri il giusto equilibrio tra la sostenibilità ambientale e quella economico-sociale. La minaccia economica proviene dalla Cina che presto invaderà il mercato automobilistico europeo spazzando via ogni concorrente. Per evitare questo, secondo il ministro serviranno al più presto politiche che tutelino il mercato interno dall’aggressività della Cina e dei dazi più pesanti nei confronti delle importazioni cinesi, altrimenti l’Europa non potrà reggere il confronto.
A livello nazionale, il ministro ha spiegato che l’intenzione del Governo è investire pesantemente sulla microelettronica, per far diventare l’Italia uno dei paesi più attrattivi e competitivi nelle tecnologie green, lavorare per raggiungere l’indipendenza energetica attraverso lo sviluppo del nucleare e rafforzare la produzione di Stellantis. L’obiettivo dichiarato è raggiungere la produzione di un milione di veicoli in Italia e affiancare alla multinazionale una nuova casa automobilistica italiana che produca con componenti italiani.