Venerdì, 24 Maggio 2024 - 15:45 Comunicato 1264

L'Europa e le nuove sfide future secondo Tronchetti Provera

Al Cinema Vittoria di Trento, Marco Tronchetti Provera, vice presidente esecutivo Pirelli, ha dialogato con Andrea Malaguti, direttore del quotidiano La Stampa. Un confronto particolarmente interessante che ha richiamato l'attenzione anche dei molti giovani studenti, presenti in sala.
Le imprese alla prova del nuovo, grande gioco: "Nel guardare agli altri mondi - ha detto Provera - dobbiamo cercare di guardare con i loro occhi. In Europa, insieme siamo cresciuti e insieme rischiamo però di decrescere. La vera domanda oggi è: come si torna a crescere?"
In vista delle prossime elezioni europee che cosa cambierà? Malaguti ha ricordato la crisi Covid, la guerra tra Russia e Ucraina e infine il conflitto tra Israele e Palestina. In questo scenario si arriva al voto, che significato ha tutto questo?
[ Martina Massetti - Archivio Ufficio Stampa PAT]

"Credo che questo voto abbia una anomalia - ha evidenziato Provera - è oggi molto locale. In tutti i Paesi si parla molto di questioni locali e meno di Europa. Sono elezioni potenzialmente storiche, perché l'Europa capisce di non aver un ruolo centrale. Siamo un grande mercato, ma non abbiamo materie prime. L'Europa è un portatore di valori e di mercato. Abbiamo i valori più radicati, ma non abbiamo gli strumenti per difenderla".

Quali scenari futuri ci aspettano? Provera: "In merito alla guerra, l'Europa è entrata nel conflitto ma senza avere un piano B. Il cittadino americano vede il conflitto Ucraina - Russia come una guerra per l'Europa. Nessuno vuole una guerra totale, certamente. Per molti, la speranza è che la Cina possa influenzare la Russia. Ma non credo possa avvenire. L'Occidente si sta dimostrando non capace di risolvere la situazione. La Russia è in una situazione ancora di forza".

Non sono mancati durante l'incontro, i riferimenti alla Cina di oggi. Per Provera, se si è fuori dai settori strategici, tutto procede come prima nel mercato orientale. La Cina ha una grande volontà di crescita e di rapporti con l'Europa. In Cina si lavora molto bene.

"Nel guardare agli altri mondi - ha ricordato però il noto dirigente Pirelli - dobbiamo cercare di guardare con i loro occhi. Nella geopolitica è mancata attenzione alle diverse culture. È necessario rispettare le religioni e le tradizioni altrui, così come è giusto che si rispettino le nostre. Sempre sull'Europa invece, stiamo perdendo di vista lo stare insieme. Insieme siamo cresciuti e insieme rischiamo di decrescere. La soluzione e un'Europa federale con Stati che hanno la loro autonomia".

Non sono mancate le domande rispetto alla situazione Usa: Biden o Trump? "C'è una terza opzione? - ha chiesto il vice presidente di Pirelli - Continuo a sperare fino all'ultimo giorno". E ancora, gli apprezzamenti per le relazioni internazionali molto equilibrate dell'attuale Governo, che dimostrano una certa continuità.

La vera domanda ha continuato però il direttore Malaguti, è come si riduce il debito pubblico attuale? Provera ha replicato: "Dobbiamo chiederci come si torna a crescere. Serve un cambiamento molto profondo della nostra struttura italiana ed europea, deve diventare più snella. Il cuore più che a Roma è a Bruxelles. Stiamo perdendo la sfida demografica. Su questo, serve un intervento radicale. Se l'Europa non cambia e non cresce, le famiglie continueranno a non fare figli". Provera ha poi parlato di flussi migratori, indicando la strada nella formazione dei giovani stranieri per risolvere la situazione.

Infine sull'intelligenza artificiale in mano a poche aziende: "I meccanismi europei impediscono di far crescere aziende AI. Noi abbiamo però un pericolo ancora più grande. Se poche aziende chiudono i loro flussi di dati verso l'Occidente, l'Europa rischia molto. Dobbiamo essere realisti, non possiamo competere con Usa e Cina. Le nostre Università italiane però stanno facendo molto di più di quello che si vede". Non è mancata infine una battuta sul calcio, con i complimenti all'Inter.

(Cz)


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