Giovedì, 04 Luglio 2013 - 02:00 Comunicato 1969

Ieri l'inaugurazione con l'assessore provinciale Ugo Rossi e la presidente di Itea Aida Ruffini
L'EX SCUOLA ELEMENTARE DI FAIDA È CASA ITEA PER SEI NUCLEI FAMILIARI

Chiavi in mano a sei nuovi nuclei familiari che hanno ricevuto casa Itea. Dai lavori di ristrutturazione dell'ex Istituto scolastico situato in frazione Faida sono stati ricavati sei appartamenti inseriti in un edificio nel cuore del borgo, con vista panoramica sulle montagne pinetane. L'ex scuola è stata oggetto di un restauro attento al contesto architettonico ed urbano, aggiornandola con gli attuali standard energetici e moderni impianti tecnologici. Al piano terra le sale per le iniziative culturali del paese e le attività del circolo ricreativo neonato "Faida-te", antistante il palazzo è stato piantato un faggio come segno benaugurale.-

"Ridiamo casa alla Faida", questo è il motto lanciato ieri durante l'inaugurazione dell'ex scuola elementare. Grazie ad un accordo tra Itea spa e Comune di Baselga di Pinè, le aule dell'ex scuola di Faida si sono trasformate in alloggi, offrendo casa a sei nuclei abitativi Itea e dando, altresì, all'amministrazione comunale l'opportunità di sfruttare le sale al pian terreno per accogliere le associazioni locali, tra cui il circolo culturale neonato "Faida-te", o ospitare attività sociali e ricreative. I nuovi inquilini sono rappresentati essenzialmente da nuclei familiari già stanziati sul territorio pinetano, di cittadinanza italiana e con un'età media attorno ai 33 anni con figli piccoli.
La presidente Itea Aida Ruffini, presente assieme alla consigliera di amministrazione Michela Chiogna e ai dirigenti e tecnici Itea coinvolti nel progetto, dopo aver dato a tutti il benvenuto, ha esordito: "Si tratta di un intervento che restituisce alla comunità un edificio importante che ha segnato per decenni il solco del percorso storico, vista la sua preminente funzione didattica, di numerosi generazioni del piccolo centro abitato. La cessione del palazzo da parte del Comune a Itea – ha proseguito – viene ripagata con una nuova cessione del piano terra alla frazione di Faida che sarà ganglio vitale della vita sociale, culturale e ricreativa del paese e del territorio circostante. Da sottolineare l'attenta perizia tecnica impiegata nel rifacimento della struttura, mantenendo inalterata quell'aurea di aspetto nobile con le ampie aperture finestrate, le finiture di qualità, i serramenti e la copertura in legno, nonché la pavimentazione esterna valorizzata da superfici in cubetti di porfido. La classe energetica B – ha aggiunto la presidente – consente inoltre ai nuovi residenti di sostenere minori spese di riscaldamento e raffrescamento, mentre il costo dell'intervento ammonta a 1.100 euro/mq. Grazie alla professionalità e alla puntualità d'intervento dell'impresa trentina Martinelli e Benoni, Itea ha portato a termine il cantiere in tempi relativamente brevi consentendo altresì, attraverso l'ennesimo progetto di riqualificazione di un edificio storico, di risparmiare territorio e, al contempo, di valorizzare gli edifici simbolo delle nostre comunità trentine che portano in seno le tracce della storia della nostra provincia".
"Ringrazio innanzitutto Itea, ha affermato l'assessore provinciale alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, perché la Società di via Guardini ha un importante e non facile ruolo all'interno della struttura provinciale e cioè quello di lavorare garantendo risultati d'eccellenza e, parallelamente, mantenendo costante la quadratura di costi ed entrate: compito non facile e per questo lodevole e meritorio di riconoscimento da parte della collettività. La Provincia autonoma di Trento vuole che Itea persegua la sua mission nei centri più densamente abitati ma anche, e soprattutto, continui a rispondere alle esigenze abitative delle piccole comunità in quanto crediamo che sia un valore aggiunto per mantenere vive le nostre amministrazioni comunali e per alimentare di pari passo il tessuto economico locale e l'intero indotto collegato al comparto edilizio. Un riconoscimento particolare – ha detto Rossi – va alla Comunità di Valle che ha saputo gestire il bando di offerta di questi alloggi in modo attento e savio assegnando un punteggio aggiuntivo ai nuclei familiari già residenti nel pinetano in modo da favorire il mantenimento degli insediamenti abitativi in loco."
Presente alla cerimonia inaugurale anche il presidente della Comunità dell'Alta Valsugana e Bersntol Mauro Dallapiccola, accompagnato dall'assessore Diego Moltrer e da Luciano Iseppi, responsabile del Servizio edilizia abitativa della Comunità. Dallapiccola ha ringraziato innanzitutto i suoi più stretti collaboratori per la celerità e la disponibilità nel compiere le operazioni amministrative e tecniche in modo da agevolare il proseguo e veloce compimento dei lavori, e l'assessore Rossi per aver consentito l'inserimento all'interno del bando immobiliare del criterio della residenzialità sul territorio pinetano "ridiamo casa alla Faida", questo è il nostro motto e il nostro più sentito auspicio per il futuro. Infine, il presidente ha ricordato che gli altri 2 alloggi saranno assegnati entro ottobre in modo da tornare appieno a dare vita a questo edificio come era in origine.
Il vicesindaco del Comune di Baselga di Pinè Walter Gottardi, affiancato dal presidente del Consiglio Alfonso Giovannini, ha infine concluso gli interventi dichiarando: "Il bel palazzo che qui noi tutti oggi apprezziamo è il risultato di una sinergia di diversi componenti e dell'intervento di vari soggetti: in primis, quello della comunità locale che aveva deliberato anni fa di cedere l'edificio – prima in gestione all'ASU (Amministrazione, Separata, Usi civici) - al Comune e successivamente all'Itea dimostrando acutezza di vedute e soprattutto lungimiranza per il futuro del caseggiato che da anni versava in condizioni precarie. Infine, il mio augurio va ai nuovi abitanti perché possano vivere al meglio qui e che partecipino attivamente alla vita della comunità. Recentemente abbiamo costituito il circolo "Faidate" proprio per attivare e stimolare la vita sociale e ricreativa tra i residenti di Faida: una tra le prime azioni è stata l'aver piantato un faggio nella piazza antistante l'ex scuola come segno benaugurale per un nuovo e più vitale inizio a questo palazzo e ai suoi neo abitanti". (an) -