Lunedì, 06 Febbraio 2017 - 16:21 Comunicato 237

L'Assessore Luca Zeni in visita alle Terme di Pejo

La prima testimonianza storica sull’Antica Fonte di Pejo viene fatta risalire al 1549, ma la notizia certa e diffusa sulle fonti di Pejo risale circa verso il 1660, anno in cui lo scienziato Alessandro Colombo “medico, fisico e cubiculario effettivo del Serenissimo Arciduca d’Austria Ferdinando Carlo” pubblica una monografia scritta in latino dal titolo “De admirando Dei dono, sive de facultatibus acidularum in Valle Solis Episcopastus Tridenti repertarum” (“Sul mirabile dono di Dio, ovvero sulle proprietà delle acque acidule scoperte nella Valle di Sole dell'Episcopato di Trento”), nella quale descrive le virtù curative dell’Antica Fonte di Pejo.
Le Terme di  Pejo sono un bell’esempio della sinergia tra natura e  benessere. Immerse nello scenario naturale del Parco Nazionale dello Stelvio, le acque termali di Pejo sono note da secoli per le loro virtù curative sulle articolazioni, sulla circolazione linfatica e venosa, sulle vie respiratorie, sulle vie urinarie e sull’apparato gastroenterico.
A fare visita alla bella realtà termale di Pejo è arrivato l’assessore provinciale alla salute e alle politiche sociali Luca Zeni che da tempo, aveva programmato l’incontro, per conoscere le peculiarità delle acque, delle loro proprietà e dei servizi erogati dalle Nuove Terme.

Il sindaco Angelo Dalpez, - accompagnato dall’intera Giunta - ed il presidente delle Terme Gianpietro Martinolli hanno avuto, in questa occasione, l’opportunità di far presente come l’amministrazione comunale abbia convintamente perseguito gli obbiettivi di valorizzare al massimo la natura sanitaria dei trattamenti erogati e di mantenere e potenziare il rapporto di convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale. La struttura, grazie agli interventi di trasformazione avvenuti negli ultimi anni, utilizza in modo completo le proprietà benefiche delle 3 sorgenti minerali (Antica Fonte, Nuova Fonte e Fonte Alpina) e garantisce al territorio un presidio nel quale sono oggi erogate prestazioni sanitarie di notevole significato terapeutico. Nell’ambito della ristrutturazione si è scelto, inoltre, di investire notevoli risorse nella cura degli ambienti interni e nella dotazione tecnologica, per aggiungere gradevolezza all’efficacia delle terapie.
Il direttore sanitario Dr. Giovanni Rubino, durante la visita ai reparti ha evidenziato come i cicli di cura siano costruiti, quanto più possibile, sui bisogni individuali dell’utente e quanto questo contribuisca al miglioramento della qualità dei servizi.
La fangoterapia dedicata alle patologie artroreumatiche, ha avuto un notevole successo per cui a distanza di due anni dalla costruzione del reparto è stato necessario effettuare un ulteriore intervento strutturale per aumentare i punti cura e potenziare i locali tecnici di produzione dei fanghi.
L’esposizione non poteva dimenticare un altro ambito di investimento degli ultimi anni che è quello della ricerca scientifica. In particolare sono stati esposti i risultati e le applicazioni derivanti da un recente studio, patrocinato dal Progetto Leader della Val di Sole, che è stato effettuato in cooperazione con altri due stabilimenti termali europei (Bad Buchau – Germania e Archena – Spagna) ed ha consentito di sperimentare un innovativo sistema di sanificazione delle acque di balneazione senza l’utilizzo di additivi chimici industriali.
“Una visita molto interessante – ha detto L’ass. Zeni – che è servita per conoscere le innovazioni intraprese dalle Terme di Pejo e per ascoltare direttamente dagli amministratori i programmi di valorizzazione del patrimonio termale sia in chiave di promozione della salute che nell’ottica dell’attrazione turistica”.

(sil.me)


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