Sabato, 11 Giugno 2016 - 18:45 Comunicato 1306

Daldoss: “Anche se si spegne una luce, tantissime rimangono accese. Sarete ricordate con grande stima e grande affetto”
L’Aquila di San Venceslao alla scuola elementare Maria Ss. Bambina che chiude i battenti

C'era anche l’ assessore alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa Carlo Daldoss, in rappresentanza della Giunta provinciale e del presidente Ugo Rossi, questo pomeriggio alla cerimonia di consegna della targa raffigurante l’Aquila di San Venceslao alla scuola elementare Maria Ss Bambina nella sede della scuola, in via Borsieri a Trento. Il massimo riconoscimento e simbolo della Provincia autonoma di Trento è stato assegnato in concomitanza con la festa di chiusura della scuola alla presenza di un centinaio di ragazzi che da bimbi hanno frequentato l’istituto.
“Queste istituzioni a Trento erano un prezioso riferimento educativo e sociale per tutti – ha affermato l’assessore Daldoss - in particolare per chi abitava nelle valli, e lo sono ancora oggi. Questa è una festa - ha poi osservato Daldoss - anche se è una festa di commiato e anche se si chiude un ciclo di insegnamenti. Credo che per una luce che si spegne, tantissime rimangono accese. Sono quelle che voi siete state in grado di accendere. Sarete sempre ricordate con grande affetto e grande stima”.

La scuola primaria paritaria Maria Ss. Bambina chiude dunque definitivamente, lasciandosi alle spalle 43 anni di operato a favore della comunità trentina. Nel 2015 l’immobile, che si estende su un’area complessiva di circa 5 ettari, è stato acquistato da Patrimonio del Trentino per destinarne in prospettiva una parte al Centro di igiene mentale di Trento, una parte per l’Archivio di Stato e una parte agli uffici della Trentino school of management. Anche la Congregazione delle Suore di Maria Ss Bambina, ad essa collegata, vedrà il suo termine. Solo un piccolo nucleo si fermerà in città e le altre andranno nelle rispettive comunità nazionali. 

“Sono commossa – ha affermato la direttrice della scuola suor Marisa Quarti - non pensavamo di aver seminato così tanto. Ricorderete - ha detto poi rivolta agli ex alunni - con la memoria della vostra infanzia il volto delle suore e il valore del loro insegnamento e noi vi porteremo sempre nel nostro cuore”. La suora Superiora Maria Luisa ha voluto sottolineare l’assoluta gratuità con cui le suore si spendono per aiutare chi ha bisogno “anche se spesso sono lasciate ai margini della società. Noi siamo qui - ha concluso - perché abbiamo creduto al valore della vita e di una chiamata per gli altri e chiediamo la grazia di poter continuare a vivere”.

(mp)


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