Lunedì, 17 Settembre 2012 - 02:00 Comunicato 2770

Dopo la relazione in IV Commissione, il presidente Dellai ha incontrato il nuovo cda dell'Ateneo
L'ATTO DI INDIRIZZO DELL'UNIVERSITÀ TRENTINA PUNTA ALLA QUALITÀ

Qualità della didattica, qualità della ricerca e del know how tecnologico, internazionalizzazione. Ecco i tre macro obiettivi attorno ai quali ruota l'atto di indirizzo - documento che regola i rapporti con l'Università degli Studi di Trento nel triennio 2012-2014 - illustrato stamattina dal presidente Lorenzo Dellai alla IV Commissione del Consiglio provinciale; l'atto ha ricevuto parere positivo dalla Commissione permanente. Dellai ha riassunto il percorso fin qui fatto nel processo di riorganizzazione dei rapporti fra Provincia autonoma di Trento e Ateneo, all'indomani dell'Accordo di Milano, ponendo davanti una sfida ambiziosa: far sì che l'Università di Trento emerga nella sempre più difficile competizione internazionale. "Se da un lato dobbiamo essere fieri del percorso fatto dall'Università trentina che negli ultimi anni ha saputo collocarsi in vetta alle classifiche nazionale - queste le parole del presidente - sul piano internazionale sappiamo che ciascun sistema accademico è chiamato a fare un salto in avanti". E alle 13 il presidente Dellai e i responsabili della struttura amministrativa di piazza Dante hanno salutato in Provincia, durante un incontro informale, il nuovo cda.-

Tre sono quindi i macro obiettivi dell'atto di indirizzo, che rappresenta una evoluzione dell'accordo di programma: "Il primo è la qualità della didattica - ha commentato il presidente Lorenzo Dellai -, il secondo punta a una sempre maggiore qualità della ricerca e del know how tecnologico, un compito che sono convinto sarà reso più facile grazie a questa nuova configurazione, basti pensare che stanno nascendo i Dipartimenti con funzioni fra loro integrate. Infine al terzo posto c'è l'internazionalizzazione e se sappiamo che l'Università trentina è ai primi posti a livello nazionale, non dobbiamo nasconderci quanto sia difficile il confronto se prendiamo a modello il quadro europeo. Ed è per l'appunto questo che dobbiamo tenere come nostro riferimento".
"L'atto di indirizzo - ha proseguito Dellai - è uno degli strumenti che realizza questa partnership fra Provincia e Università, accanto alla nomina del consiglio di amministrazione, che si insedia oggi, frutto di una logica moderna, di una visione duale attraverso la quale la pianificazione delle strategie viene affidata al cda, mentre la gestione del programma scientifico rimane in capo al rettore e agli organismi accademici. Questo è il quadro dal quale partiamo, al quale va aggiunta anche quella sempre più convinta attenzione messa in campo dalla Giunta provinciale per far sì che l'Ateneo possa essere determinante nel processo di riposizionamento del nostro sistema economico e sociale. Tutta l'impostazione della Provincia autonoma di Trento dovrà tenere conto di questa duplice natura: puntare alla crescita culturale degli studenti e, al contempo, supportare il processo di creazione di valore dentro la società".
Il presidente Dellai, oltre ai tre pilastri sui cui ruota l'atto di indirizzo ha quindi richiamato alcuni obiettivi specifici:
1. Sviluppare la società della conoscenza, perché l'Università dovrà mettersi maggiormente in rete con un sistema dentro il quale giocano anche altri protagonisti e temi come: la scuola, l'innovazione, la formazione degli insegnanti, il sistema culturale, quello museale.
2. Rafforzare il legame fra alta formazione e ricerca, uno degli obiettivi più ambiziosi per il presidente Dellai: "E' risaputo che questo è uno dei limiti maggiori del sistema italiano, non vi è osmosi profonda fra attività di formazione e attività di ricerca e innovazione. In Trentino abbiamo però la fortuna di avere un sistema che vede due Fondazioni e diverse attività scientifiche che compongono un unicum ed è quindi più facile provare a costruire, un passo alla volta, un vero e proprio sistema della ricerca, nel rispetto di ogni autonomia".
3. Relazionarsi con il sistema imprenditoriale del territorio, e in questo senso un modello da imitare è rappresentato dal progetto della meccatronica.
4. Costruire relazioni stabili con le strutture cliniche del territorio, a partire dalla costruzione del nuovo ospedale: "Si tratta di una sfida importante - ha chiarito Dellai - che dovrà puntare all'eccellenza anche sotto il profilo della ricerca.
Nel rivolgersi alla IV Commissione il presidente Lorenzo Dellai ha infine illustrato il quadro finanziario: "La norma di attuazione ha previsto una griglia precisa, secondo il principio che non possono essere date minori risorse. Sono previste: una quota base per il funzionamento dell'Università, una quota di premio agganciata ai risultati raggiunti, una somma programmatica per iniziative specifiche scaturite dalla sinergia col territorio e altre quote per l'edilizia universitaria e per assicurare il diritto allo studio. In totale si tratta di 146,2 milioni di euro nel 2012, 140 nel 2013 e 148 nel 2014, ai quali si aggiunge la somma di co-finanziamento dell'Università, ovvero le risorse proprie, pari a 72 milioni all'anno. Anche l'Università, pertanto, è chiamata a migliorare le proprie dinamiche di spesa nel campo dell'acquisto di beni e servizi, secondo le indicazioni del Piano di Miglioramento della pubblica amministrazione, recentemente approvato dalla Giunta provinciale". -