Martedì, 31 Gennaio 2012 - 02:00 Comunicato 217

Solidarietà internazionale e immigrazione: dal Trentino utili spunti per il Paese
L'ASSESSORE BELTRAMI A ROMA A COLLOQUIO CON IL MINISTRO RICCARDI

L'assessore alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami ha incontrato oggi a Roma il ministro alla cooperazione internazionale e all'integrazione Andrea Riccardi, già docente universitario e fondatore della Comunità di Sant'Egidio. Un incontro fra due realtà, una provinciale, l'altra nazionale, speculari in quanto ad ambiti di competenza. Il ministro Riccardi ha manifestato non a caso grande interesse per l'approccio sviluppato dal Trentino - anche con il suo centro Cinformi - al tema dell'integrazione degli immigrati, considerati elementi vitali della stessa società trentina, nonché per le energie investite nel campo della cooperazione allo sviluppo, sia sul piano delle risorse (unica regione in Italia a destinare una quota fissa del suo bilancio a questa voce, lo 0.25%) sia su quello della formazione. Riccardi ha anche assicurato la sua presenza ad una delle prossime iniziative che si terranno in Trentino sulle materie di sua competenza, come il Forum delle associazioni di solidarietà o Sulle Rotte del Mondo. "Siamo molto contenti dell'attenzione dedicata dal ministro all'esperienza trentina - ha detto l'assessore Beltrami - . Vedere che siamo in sintonia con il livello nazionale è di buon auspicio per le collaborazioni che potremo sviluppare in futuro."-

Presenti all'incontro di oggi a Roma, assieme al ministro Riccardi, i suoi più stretti collaboratori, rispettivamente Mario Giro per il settore della cooperazione allo sviluppo e Daniela Pompei per quello dell'accoglienza e dell'integrazione dei migranti. L'assessore Beltrami - accompagnata dai dirigenti e ai tecnici del Cinformi e degli uffici della solidarietà internazionale - ha tracciato, nel corso del cordiale colloquio, un'ampia panoramica dell'approccio del Trentino a queste due delicate materie. Sul versante dell'immigrazione, Beltrami ha esposto innanzitutto le linee generali di quel Piano per la Convivenza che è già diventato un punto di riferimento importante per altre amministrazioni (a partire da quella della regione Abruzzo) e che proprio qualche giorno fa ha ricevuto un nuovo riconoscimento nell'ambito del progetto "Genius Loci – L'Archivio della Generatività italiana", ideato dall'Istituto Luigi Sturzo e dall'Alta Scuola in Media e Giornalismo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Interesse hanno suscitato inoltre le recenti prese di posizione, con due distinti ordini del giorno, sulle questioni della cittadinanza da riconoscere ai figli degli immigrati cresciuti in Italia e sul riconoscimento dello status di rifugiati per i profughi giunti in primavera, anche in Trentino, provenienti dalle coste libiche, dove infuriava la guerra. Ed ancora, si è parlato delle politiche di integrazione degli immigrati nel sociale, attraverso le politiche per il diritto alla casa, nell'associazionismo e nel volontariato. Apprezzamenti sono arrivati dal ministro Riccardi per un approccio che vede la solidarietà come un elemento vitale per la crescita della stessa solidarietà trentina, sul piano dei valori, ma anche dei rapporti che si possono sviluppare in futuro con i paesi di provenienza, degli scambi. Interesse inoltre da parte ministeriale anche per l'approccio "trasversale", che mette assieme il settore pubblico (Provincia autonoma e enti locali ma anche lo Stato, grazie ai buoni rapporti coltivati con la Questura di Trento) e le tante risorse presenti nel privato sociale. "Valorizzeremo l'esperienza del Trentino - ha concluso il ministro Riccardi - anche a supporto delle politiche nazionali."
Passando alla solidarietà internazionale, l'assessore Beltrami si è soffermata sulla modalità dell'operare in rete, sull'importanza data in Trentino alla preparazione dei volontari e dei cooperanti, attraverso la Scuola di solidarietà internazionale, sulle iniziative rivolte anche al territorio, come Sulle rotte del mondo, che vede come protagonisti i tanti missionari trentini, e Officina Medio Oriente. Il ministro ha sottolineato come, di nuovo, gli spunti contenuti nell'esperienza trentina possano essere utilizzati in un contesto più ampio, e ha assicurato la sua presenza ad una delle prossime iniziative di ampio respiro che si terranno in provincia. Sarà questa l'occasione per un confronto fra realtà per molti versi simili, fatte salve le dimensioni, realtà consapevoli di muoversi entrambe in territori di confine, dove prendono forma alcune delle sfide determinanti per il nostro futuro.

-