Lunedì, 27 Febbraio 2012 - 02:00 Comunicato 479

Mercoledì 29 febbraio allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas
L'ASSEDIO DI NUMANZIA E L'ORIZZONTE SONORO DELLA PENISOLA IBERICA

Secondo appuntamento al S.A.S.S., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento, sotto piazza Cesare Battisti, nell'ambito dell'iniziativa "L'orizzonte sonoro del mondo antico. Incontri di archeologia musicale". Mercoledì 29 febbraio, alle ore 17.30, Raquel Jiménez Pasalodos, ricercatrice presso l'Università di Valladolid, terrà una conferenza dal titolo "L'assedio di Numanzia visto da un archeomusicologo: l'orizzonte sonoro della penisola iberica prima e dopo la conquista dei Romani".-

Il confronto tra i Celtiberi (popoli indigeni di tradizione celtica, che vivevano nel nord della penisola iberica durante l'età del Ferro) e i Romani, avvenuto a Numanzia tra 153 e 133 a.C., è diventato uno dei passaggi più noti della storia dell'Hispania antica. Questo episodio storico, trasmesso come un mito della resistenza di un popolo contro l'invasore, nasconde anche un tesoro archeomusicologico: i resti dei famosi "corni numantini". Questi corni in ceramica rappresentano il più ricco patrimonio organologico protostorico iberico e ci forniscono indizi circa il comportamento musicale e sonoro dei Celtiberi. Sullo sfondo della storia del famoso assedio di Numanzia, narrato sulla base delle fonti scritte romane come pure tramite l'indagine sulle testimonianze archeologiche, si presenteranno questi particolari reperti nel loro contesto di utilizzo, che era probabilmente militare e religioso. Inoltre verrà mostrato come sia stato possibile, grazie ad un attento lavoro di archeologia sperimentale, tentare una ricostruzione di questi strumenti musicali: cotti in una replica di un forno ceramico della Seconda età del Ferro, i "corni numantini" tornano a suonare.
L'iniziativa, giunta alla sesta edizione, è promossa da ArcheoTrento in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e il Conservatorio "F.A. Bonporti", con il patrocinio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Trento. Coordinatore scientifico è Roberto Melini, già docente di Archeologia musicale del mondo antico presso il Conservatorio e l'Università di Trento. "L'orizzonte sonoro del mondo antico" è una sorta di viaggio alla scoperta delle radici della musica che si propone di illuminare aspetti inediti delle culture antiche e allo stesso tempo di comprendere meglio gli orizzonti artistici di oggi.
La rassegna si conclude il 28 marzo con l'intervento "La musica della Bibbia, del popolo ebraico e dell'antica terra di Palestina", a cura di Roberto Melini. (md)
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