Giovedì, 21 Marzo 2013 - 02:00 Comunicato 764

Inaugurata presso il Centro Formazione Insegnanti di Rovereto l'Area di documentazione pedagogica
L'APPRENDIMENTO DEVE ESSERE ANCHE VISIBILE PER GLI ALTRI

Un passaggio importante anche verso l'avvio concreto del nuovo Iprase, dopo la nomina del comitato tecnico-scientifico, del presidente dello stesso e dell'imminente nomina del direttore: oggi pomeriggio, è stata inaugurata a Palazzo Todeschi a Rovereto la prima Area di Documentazione Pedagogica, alla presenza dell'assessore provinciale all'istruzione allo sport, Marta Dalmaso, di quello all'istruzione del Comune di Rovereto, Giovanna Sirotti, del presidente del nuovo Iprase, Italo Fiorin, e di Luciano Covi, attuale direttore del Centro Formazione Insegnanti di Rovereto. Un intero piano-terra già pronto e arredato per accogliere la documentazione delle buone pratiche dalle scuole, perché, come ha spiegato nella sua brillante "lezione" davanti a più di cento insegnanti, Steve Seidel, della Harvard Graduate School of Education, è davvero molto importante che ci sia "La visibilità dei processi di studio di apprendimento".-

La curiosità era certamente per i locali al piano-terra di Palazzo Todeschi, a Rovereto, dove ha già preso "corpo" la prima Area di documentazione pedagogica in Trentino, in attesa che le scuole innanzitutto facciano riempire gli scaffali di materiale (libri, cd, dvd e quant'altro) sulle buone pratiche di insegnamento e apprendimento. Ma l'aspettativa maggiore degli oltre cento insegnanti che si sono presentati puntuali all'appuntamento era per il Seminario di studio che il centro Formazione Insegnanti ha organizzato per affiancare l'iniziativa con Steve Seidel, direttore di Facoltà, Arts in education, ricercatore senior, Project Zero Harvard Graduate School of Education.
Molto seguita la sua "lezione" coinvolgente, durante la quale, per parlare di visibilità dei processi di studio di apprendimento, ha subito rilanciato la palla agli insegnanti partecipanti ponendoli di fronte a queste domande secche, che ha lasciato fisse sul video per tutto il tempo: Dove avviene l'apprendimento? Puoi vederlo? È visibile? Se si, dove e quando lo puoi vedere? E se non è visibile, dove si verifica? E quali sono le implicazioni rispetto alle nostre domande per l'organizzazione delle classi e delle scuole?
Domande per nulla retoriche, perché Steve Seidel ha interrotto la sua relazione chiedendo ai presenti di andare indietro nel tempo e provare a ricordare l'incipit del proprio apprendimento, chi ha contato nella propria esperienza? E come? Rumore in sala e poi tante testimonianze di esperienze anche negative con i propri insegnanti, dalle quali però sono scaturiti – per influsso di genitori o altre coincidenze - dei percorsi comunque positivi di apprendimento.
Quanto all'Area di documentazione pedagogica, l'assessore provinciale all'istruzione, Marta Dalmaso, ha parlato di "momento importante preparato da tempo perché troppe volte nelle scuole si lavora, si fanno esperienze importanti e iniziative significative e non ne resta traccia se non nella scuola in cui si vivono. Questo Centro di documentazione ha lo scopo di far diventare patrimonio comune tutta questa ricchezza, conoscere, comunicare con altri docenti, mettere in comune del materiale e rifletterci su. Pensavamo al Centro di Rovereto come alla Casa degli insegnanti e ancora di più immaginiamo il nuovo IPrase con questa opportunità in più per la crescita della scuola".
Luciano Covi, direttore del Centro, ha parlato dell'Area come di "luogo fisico e virtuale" che ha messo insieme la raccolta di materiali della biblioteca magistrale aggiornati e arricchiti da quelli delle attività di formazione del Centro e dell'Iprase; repertorio di materiale di buone pratiche didattiche dalle scuole; documentazione per riflettere e migliorare l'apprendimento, con l'obiettivo di creare delle comunità di pratiche nelle quali i docenti possano scambiari le pratiche ma anche le proprie riflessioni su di esse.
Giovanna Sirotti, assessore comunale all'Istruzione, ha parlato di giornata davvero primaverile e propizia per lo sviluppo della formazione a Rovereto e in tutta la scuola trentina, sia per l'iniziativa odierna sia per la scelta della Provincia di unificare di nuovo la ricerca con la formazione e la sperimentazione e lasciare la sede a Rovereto in locali storici prestigiosi.
Sulla "Casa degli insegnanti" e sull'importanza della documentazione anche per il nuovo Iprase e di un luogo anche simbolico come l'Area di documentazione pedagogica, ha insistito Italo Fiorin, nel suo saluto iniziale come presidente appena nominato del comitato tecnico-scientifico dell'Iprase. (mc)
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