Mercoledì, 30 Settembre 2015 - 02:00 Comunicato 2411

Conclusi i lavori di mitigazione del rischio di crolli rocciosi del Monte Gazza, oggi la consegna al Comune di Vezzano
L'ABITATO DI SANTA MASSENZA ORA È PIÙ SICURO

Sono state consegnate oggi pomeriggio al Comune di Vezzano, le opere che mettono in sicurezza la frazione di Santa Massenza. Fra il 2013 e il 2014 sono state realizzate barriere paramassi a monte dell'abitato, inoltre sono stati posati pannelli in rete ed è stata messa in sicurezza una parete rocciosa, per un totale di oltre 1,1 milioni di euro. Nel 2006 vi era stato un crollo di alcuni metri cubi di roccia dal Monte Gazza che, disgregandosi in numerosi massi erano rotolati a valle interessando alcune abitazioni a sud di Santa Massenza. In seguito a studi geologici approfonditi, la Provincia autonoma di Trento, tramite il Servizio prevenzioni rischi, aveva dato corso a un progetto per mitigare il rischio di crolli rocciosi, con opere di difesa passiva (barriere paramassi certificate in grado di arrestare i massi provenienti dalla parete a seguito di eventuali crolli) e opere di difesa attiva (interventi puntuali in parete quali chiodature, tiranti o la posa di rete per prevenire il crollo di blocchi instabili di notevoli dimensioni).-

Il progetto esecutivo, approvato nel maggio 2012, prevedeva in sintesi i seguenti interventi:
il disgaggio di circa 500 metri quadri di parete rocciosa;
l'installazione di 290 metri lineari di barriere paramassi da 3000 kJ con altezza di 6 metri;
l'installazione di 380 metri lineari di barriere paramassi da 2000 kJ con altezza di 5 metri;
la posa di pannelli rete in aderenza per una superficie di circa 90 metri quadri;
l'imbragaggio di un ammasso di circa 50 mc con pannelli di rete ad anelli agganciata con funi ad ancoraggi in fune spiroidale ubicati in parete;
la realizzazione di chiodature di trattenuta di blocchi instabili.
Gli elementi di protezione contenuti nel progetto sono stati individuati e localizzati utilizzando modelli tridimensionali LIDAR e applicativi di ultima generazione in grado di simulare i crolli rocciosi.
Le barriere previste in progetto, caratterizzate da altezze importanti pari a 5-6 metri, sono state collocate, in accordo con il Servizio urbanistica e tutela del paesaggio, nella zona boscata al limitare dei fondi agricoli, in questo modo sono stati preservati gli appezzamenti coltivati e al contempo si è potuto mascherare le strutture installate.
I lavori sono stati consegnati a luglio 2013 all'impresa Ittemo srl, con sede in San Cesario sul Panaro (MO), e sono stati ultimati a settembre 2014.
Gli interventi sono stati complessi e impegnativi perché collocati in zone impervie: fra i vari interventi, è stato necessario anche installare un cantiere in quota e utilizzare un elicottero e personale altamente specializzato. La scaletta è stata comunque rispettate e anzi i lavori sono stati ultimati in anticipo rispetto alla tempistica contrattuale.
Il costo complessivo dell'opera, finanziata in parte con i fondi trasferiti dallo Stato per la messa in sicurezza del territorio, è stata di Euro 1.183.000 euro, oneri fiscali esclusi.
Riprese e immagini a cura dell'Ufficio Stampa -



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