Venerdì, 26 Maggio 2023 - 17:17 Comunicato 1571

Jeffrey Sachs: “Fermare le guerre e comportarsi da adulti"

Il direttore del Centro per lo sviluppo sostenibile della Columbia University, Jeffrey Sachs, ha partecipato al Festival dell’Economia di Trento, in collegamento da remoto trasmesso al Palazzo della Regione, rispondendo a domande sul tema della pace e del cambiamento climatico. Parlando della guerra in Ucraina, ha affermato che finora Stati Uniti e Russia non si sono mai comportati come adulti e non si sono mai seduti ad un tavolo. Come è possibile - si è chiesto l’economista - che Biden e Putin non si parlino mai? I leader perdono tempo con le guerre e non pensano al pericoloso disastro ambientale in atto, che oggi ha già raggiunto il limite.
FESTIVAL DELL'ECONOMIA L’Ovest incontra l’Est? Un nuovo paradigma per la pace Nella foto: Jeffrey SACHS (da remoto), Amy KAZMIN Data 26 maggio 2023 Luogo: PALAZZO DELLA REGIONE [ Federica Galeazzo - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Nella discussione “piuttosto vivace”, come l’ha definita la giornalista Amy Kazmin, corrispondente del Financial Times, che ha condotto l’incontro, Sachs ha ripercorso l'ultimo decennio delle vicende politiche internazionali, tra negoziati e accordi non concretizzati, che hanno portato allo scoppio del conflitto in Ucraina, sostenendo che “anche se Stoltenberg, Segretario Generale della Nato, ha una visione espansionistica che riflette la linea degli Stati Uniti, la Nato non dovrebbe espandersi in modo pericoloso e inutile; Biden dovrebbe chiarire perfettamente questa posizione e nel contempo la Russia dovrebbe rimuovere le truppe dal suolo  ucraino”.

L’unica soluzione per arrivare alla conclusione della guerra, costosa e  destabilizzante, che è stata prospettata dal professore statunitense, è quella del dialogo per poter arrivare ad un mondo caratterizzato dal multipolarismo, in modo da riuscire ad affrontare le questioni globali imminenti, quali il riscaldamento globale e la crisi alimentare.

“Vorrei - ha concluso Jeffrey Sachs - che i 15 membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite facessero come quando in Vaticano si elegge il Papa, che si chiudessero in una stanza e fossero obbligati a negoziare, solo così avremmo un mondo più sicuro”.

(vb)


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