Viviamo in un mondo distorto, in cui vi è squilibrio di poteri fra governi e aziende e dove le risorse a disposizione delle grandi imprese e dei gruppi sono eccessive rispetto a quelle degli individui. In questo mondo, secondo Robert Johnson: "Sono le aziende a dominare la capacità dei singoli, ci sono risorse concentrate nel nome dell'efficienza che strabordano rispetto alle regole. Qui si toglie potere all'individuo e si distruggono i valori umani".
Johnson ha quindi portato l'esempio della Cina, dove "le lobbies multinazionali inducono a non migliorare la qualità della vita degli uomini, ma anzi questa è tenuta ad un livello minimo; non c'è in questi Paesi la forza di migliorare la qualità".
Diverse le possibilità di riforma, ma per Johnson la strada di uscita non passa solo attraverso l'economia, le riforme, i contributi, perché: "Esiste qualcosa di fondo che ci deve ricordare che siamo esseri umani", dobbiamo quindi sviluppare quel "potere rigeneratore" dentro di noi, ovvero "riaffermare il primato dei valori umani su quelli economici".
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