
“Ho ritenuto importante dare seguito alla richiesta di incontro, proprio per condividere con chi, il Sindacato degli inquilini, conosce l’iter di queste procedure e gli strumenti previsti dalla normativa sulla casa pubblica e che, come Itea, ci lavora quotidianamente. Sulle locazioni temporanee la normativa è chiara e chiare sono le finalità e la durata di tale strumento a disposizione dell’ente locale. Itea non può fare altro che applicare la legge – ha precisato la presidente Gerosa. – Pur comprendendo le difficoltà di questi nuclei, queste non sono situazioni che nascono dall’oggi al domani. Il carattere di temporaneità di questo strumento è ben noto anche a loro che sanno che, proprio per poter accedere poi alle graduatorie, come ogni cittadino che intende richiedere l’assegnazione di un alloggio pubblico, devono presentare ogni anno la domanda all’ente locale competente. Se la condizione economica – reddituale e familiare è idonea, il nucleo sarà inserito in graduatoria.”
Per le locazioni temporanee è, di fatto, la legge stessa infatti che stabilisce le finalità e la durata del contratto di locazione dell’alloggio temporaneo, stipulato, appunto, in via transitoria. Quello della locazione temporanea è uno strumento di cui può disporre l’ente locale, competente per l’assegnazione dell’alloggio pubblico, che serve, come stabilito dalla legge stessa, unicamente per la gestione di emergenze abitative del nucleo e ha una durata contrattuale temporanea di tre anni, un tempo, quest’ultimo, concesso al nucleo per cercare, anche attivando una rete sociale di sostegno, una adeguata sistemazione abitativa, che sia questa un alloggio popolare a seguito di posizione utile in graduatoria, o un alloggio da privato. Si tratta dunque di uno strumento di aiuto che, se non rispettato nelle finalità e nei tempi stabiliti, risulta un’opportunità negata ad un altro nucleo, a sua volta in difficoltà.
“Questo incontro è stato anche l’occasione per affrontare un altro tema caro a tutta la comunità trentina e una priorità assoluta per la Società: gli alloggi di risulta” – ha continuato la Presidente. Nel corso dell’incontro si è ragionato sulle lavorazioni in corso degli alloggi da risulta, dando conto di quanto la Società si sia impegnata in questi mesi per accelerare e recuperare il gap produttivo dell’ultimo biennio. La presidente Gerosa ha spiegato come: “Ottimizzare il ciclo della risulta, ovvero riqualificare gli alloggi restituiti dagli ex inquilini e metterli nuovamente a disposizione del cittadino, nel minor tempo, anche se spesso necessitano di interventi pesanti, e nel maggior numero possibile, è la nostra priorità. Il numero degli alloggi prodotti quest’anno sarà più sostenuto rispetto al 2021. Tutta la Struttura è fortemente sotto pressione in questo periodo e sta correndo. Stiamo lavorando, con i consiglieri e in sinergia con l’assessore Segnana e il presidente Fugatti, a soluzioni per andare ad agire su un pacchetto di alloggi lasciati indietro negli anni passati perché necessitano di interventi molto importanti, sia in termini di lavori che di risorse economiche necessarie”.
L’incontro è stato per entrambe le parti interessate, fattivo e produttivo, ed oltre ad esserci stato modo di chiarire alcune situazioni e casi specifici, sono nate diverse proposte, tra cui creare un canale diretto e veloce di confronto e attivare degli incontri con cadenza mensile tra i referenti dello sportello Sunia, che incontrano quotidianamente gli inquilini, e gli uffici Itea per approfondire pratiche delicate di nuclei con fragilità e dare con velocità risposte che se immediate possono essere utili nel confronto con gli inquilini che avviene allo sportello.
Hanno partecipato la Segretaria Organizzativa CGIL Trentino, Manuela Faggioni, accompagnata dall’Avv. Ciurletti e dall’Avv. Franchini, che per il SUNIA seguono le vertenze, e la Presidente di Itea Spa, Francesca Gerosa, alla presenza del dirigente del Settore Gestione dell’abitare e del Direttore dell’Ufficio Legale della Società.