Giovedì, 01 Agosto 2019 - 18:35 Comunicato 1853

Decisione oggi della Giunta provinciale, su proposta dell'assessore Stefania Segnana
Istituito il Comitato provinciale per l'assistenza pediatrica e adolescenziale

Un percorso di potenziamento e riqualificazione dell'assistenza pediatrica che passa attraverso l'individuazione di 10 linee di azione da avviare congiuntamente a livello nazionale, regionale e locale. Punta a questo la deliberazione adottata oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana che istituisce il Comitato provinciale per l'assistenza pediatrica e adolescenziale, incardinato presso il Dipartimento salute e politiche sociali.
"Va innanzi tutto precisato che l'assistenza nell'area pediatrico-adolescenziale in Trentino è su livelli decisamente elevati e in questo ci confortano i dati del sistema di valutazione Sant'Anna di Pisa come quelli del Programma Nazionale Esiti - spiega l'assessore Segnana -. Vi è però la necessità di introdurre misure organizzative che favoriscano il consolidarsi dei modelli di assistenza che sono stati individuati in base a un preciso Accordo fra Governo, Regioni e Province autonome, penso ad esempio al coinvolgimento della famiglia nella relazione di cura, alla necessità di garantire qualità, sicurezza e appropriatezza dell'assistenza anche nelle situazioni con bisogni specifici come cronicità, cure palliative, malattie rare. Infine - conclude l'assessore provinciale il Comitato dovrà coordinarsi con gli altri portatori d'interesse pubblici ma anche della società civile, come le associazioni e i gruppi di genitori".

Nel dicembre 2017 Governo, Regioni e Province autonome hanno siglato l'accordo riguardante appunto le “Linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali in area pediatrico-adolescenziale”, successivamente integrato dal documento “Rete dell’emergenza-urgenza pediatrica”. L'accordo fra i tanti temi sottolinea in particolare la “specificità pediatrica”, prevedendo un forte e pieno coinvolgimento della famiglia nella relazione di cura, oltre a promuovere qualità, sicurezza e appropriatezza dell’assistenza, anche nelle situazioni di bisogni specifici come cronicità, cure palliative, malattie rare, ecc. Queste nel dettaglio le dieci linee di azione individuate:

  • misure di politica sanitaria per l’integrazione dell’assistenza pediatrica;
  • criteri e standard per l’assistenza pediatrica;
  • cure palliative e terapia del dolore in età pediatrica;
  • assistenza al bambino con malattie croniche complesse e malattie rare;
  • assistenza neuropsichiatrica in età evolutiva;
  • riabilitazione in età evolutiva;
  • formazione degli operatori;
  • carta dei servizi e volontariato;
  • monitoraggio e verifica delle attività;
  • istituzione di una funzione di coordinamento per l’assistenza in area pediatrico-adolescenziale, a livello nazionale e di Regione/Provincia autonoma.

La Giunta provinciale ha istituito quindi una funzione di coordinamento permanente per l’assistenza in area pediatrico-adolescenziale che verrà svolta appunto dal  “Comitato provinciale per l’assistenza pediatrica e adolescenziale”. Il Comitato si occuperà di effettuare una ricognizione complessiva con analisi delle criticità, di predisporre entro sei mesi dall'istituzione un Piano operativo provinciale per l’assistenza in area pediatrico-adolescenziale, nonchè di coordinare e valutare le attività previste dal Piano operativo provinciale e di elaborare un report annuale da inviare al Comitato nazionale per l’assistenza pediatrica e adolescenziale.
Previsto anche il confronto con il Comitato provinciale per il percorso nascita e con altri portatori di interessi istituzionali e della società civile, compresi i rappresentanti delle associazioni e i gruppi di genitori.

(at)


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