Venerdì, 24 Novembre 2023 - 17:32 Comunicato 3273

Tanti gli attori istituzionali presenti oggi in Provincia per la presentazione dei dati e delle iniziative
Insieme contro la violenza sulle donne

Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione dei dati relativi alla violenza contro le donne in Trentino contenuti nella pubblicazione annuale frutto di una sinergia fra istituzioni, terzo settore e forze dell’ordine e delle iniziative in programma per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Erano presenti: il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l’assessore alla salute Mario Tonina; il presidente del Consiglio delle Autonomie Locali, Paride Gianmoena; la dirigente UMSe Pari opportunità prevenzione della violenza e criminalità, Laura Castegnaro; il commissario del Governo per la provincia di Trento, Filippo Santarelli; il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trento, Sandro Raimondi; il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto, Orietta Canova; il rettore dell’Università degli studi di Trento, Flavio Deflorian; il direttore dell’integrazione socio-sanitaria di APSS, Elena Bravi; Unità operativa psicologia APSS, la psicologa Maria Montanaro dell’U.O. psicologia dell’Apss; il questore di Trento, Maurizio Improta; il comandante del reparto operativo dei Carabinieri, Tenente Colonnello Michele Capurso; il dirigente generale dell’Agenzia per la Coesione sociale, Luciano Malfer. A moderare Giampaolo Pedrotti, capo ufficio stampa della Provincia.
Nella foto: Laura Castegnaro, Maurizio Fugatti [ Archivio Ufficio Stampa PAT]

In apertura il presidente Maurizio Fugatti ha puntato l’attenzione sulla virtuosa collaborazione che esiste sul territorio fra i diversi soggetti che operano nel contrasto alla violenza di genere. “L’attenzione delle istituzioni deve essere alta, ancora più se pensiamo che, accanto ai drammatici e recenti fatti di cronaca che ci hanno tutti toccato, in questo 2023 in Trentino ci sono stati due femminicidi, seppur con presupposti diversi da quanto successo in Veneto – ha esordito il presidente Fugatti nel ricordare Mara Fait ed Iris Setti -. Come Provincia, vorrei evidenziare le tante iniziative che abbiamo messo in campo nella passata legislatura, e vedo qui fra i presenti anche l’ex assessore Stefania Segnana. Abbiamo innanzitutto lavorato sui servizi residenziali per le donne vittime di violenza e sulle case rifugio, implementandoli, va poi ricordata l’importante misura dell’assegno di autodeterminazione rivolto alle donne vittime di violenza, che ha visto nel 2022 52 beneficiarie e per il corrente anno 65 donne interessate da questo intervento. Importante è stato poi il tema della formazione sia di insegnanti che di studenti – ha aggiunto il presidente – con attività svolte all’interno delle classi da formatori e realtà del privato sociale, ma anche con percorsi formativi rivolti al personale docente, promossi da Iprase e con il coinvolgimento dell’UMSe, che hanno visto focus specifici sulla violenza assistita, sulla cultura delle pari opportunità fra uomo e donna, sul contrasto a bullismo e cyber-bullismo, ma anche di alfabetizzazione finanziaria nonché rivolti a prevenire e contrastare la violenza di genere. Il tutto – ha concluso Fugatti – grazie a una forte collaborazione e sinergia fra le diverse istituzioni, segnale distintivo del Trentino”.

Il commissario Santarelli ha posto in luce l’impegno di tutti gli enti coinvolti, che si esplica nel Protocollo attivo ormai da molti anni, fra Provincia, Commissariato, Procure di Trento e di Rovereto, Azienda sanitaria, Consorzio dei Comuni, nonché Università di Trento, “dobbiamo operare tutti insieme costruendo una vera e propria rete di protezione”, ha concluso il commissario. Il procuratore Raimondi ha evidenziato il forte impegno della Procura di Trento nel contrastare la violenza contro le donne, con iniziative specifiche come la direttiva emanata in pieno lockdown per procedere in via prioritaria all’allontanamento del maltrattante, e ha concluso con un auspicio forte, che la giornata del 25 novembre possa essere cancellata, perché non più necessaria.
Il procuratore Canova ha evidenziato la sensibilità del territorio trentino sul tema, spiegando la necessità di rafforzare l’assistenza alle vittime anche dopo la raccolta delle testimonianze, ovvero di accompagnarle fino al processo, e ha concluso ricordando l’importante esperienza trentina dei percorsi rivolti agli uomini maltrattanti.
Flavio Deflorian, rettore dell’Università di Trento ha commentato: "Come istituzione formativa che accoglie ogni anno migliaia di giovani donne e di giovani uomini, sentiamo in maniera particolarmente forte la necessità di lavorare su questi temi. E sono tante le iniziative che abbiamo attivato negli ultimi anni: per l’inclusione, per le pari opportunità, per rendere sempre più accogliente e sicuro il nostro Ateneo. I risultati conseguiti finora dalla rete dei soggetti che in Trentino operano per il contrasto alla violenza di genere devono essere uno stimolo a fare sempre di più e meglio. Credo però che la formazione che previene la violenza debba partire prima, fin dalla scuola".
L’assessore Tonina ha evidenziato il grande lavoro portato avanti congiuntamente dai diversi soggetti. "Ancora una volta la Provincia attraverso la sua speciale autonomia si sa distinguere, stiamo lavorando per dare le giuste risposte su un tema sul quale nessuno può tirarsi fuori", sono state le parole dell'assessore alla salute che ha ricordato anche l'importante lavoro svolto finora, fra cui l'approvazione avvenuta da poco delle Linee di indirizzo per contrastare la violenza contro le donne e ringraziato l'ex assessore Segnana.
Il questore Improta ha citato l'impegno della Questura nel raccogliere le testimonianze e la sfida quotidiana delle forze dell'ordine nel cercare di individuare, attraverso alcuni comportamenti spia, eventuali situazioni a rischio per poter intervenire prima dei fatti, mentre il tenente colonnello Capurso ha posto l'attenzione sull'indispensabile ruolo delle campagne di sensibilizzazione e della formazione per gli operatori avviate dalle istituzioni. Il presidente del Cal Gianmoena ha concluso come sia indispensabile l'impegno di tutti e la sfida che ci deve accompagnare quotidianamente, quella di "riconoscere le differenze di genere".
La dirigente dell'UMSe Castegnaro ha presentato i dati 2022 sul fenomeno della violenza contro le donne in Trentino mentre il dirigente generale dell'Agenzia per la Coesione sociale Luciano Malfer ha infine illustrato le Linee di indirizzo per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne per il biennio 2023-2024. Quattro saranno le linee di intervento: prevenzione, protezione e sostegno, perseguire e punire, assistenza e promozione.

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Immagini, riprese e interviste a cura dell'Ufficio stampa

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