Lunedì, 01 Agosto 2016 - 11:59 Comunicato 1632

Domani, martedì 2 agosto, a Levico Terme, alle 18, lo spettacolo teatrale "Il poema dei monti naviganti"
Inizia la rassegna "Agosto degasperiano - Storie di confini al centro della storia".

Prende il via martedì a Levico la rassegna “Agosto degasperiano – Storie di confini al centro della storia”, il programma di eventi che la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi organizza dal 2 al 26 agosto in bassa Valsugana e Tesino. Un calendario di appuntamenti – pièces teatrali, incontri con testimoni, cinema e spettacoli artistici –, tutti ad ingresso libero, che confermano la volontà della Fondazione di cercare linguaggi nuovi per incidere sul presente, offrendo una proposta parallela e complementare alla Lectio degasperiana e alle commemorazioni della morte dello statista. Eventi all’insegna della qualità e della sperimentazione, per divertirsi, per riflettere, per immaginare strade nuove per il nostro domani.
Si parte quindi martedì 2 agosto alle 18, nel Parco del Grand Hotel Imperial, con lo spettacolo teatrale, tratto da un lavoro di Paolo Rumiz, “Il poema dei monti naviganti”, con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani, per la regia di Alessandro Marinuzzi.
In caso di pioggia lo spettacolo si terrà all'interno di Villa Sissi, all’ingresso del Grand Hotel.






L’opera di Rumiz è un viaggio di ottomila chilometri che parte dal mare e arriva sul mare. Cavalca come un transatlantico la gobba montuosa dell’Italia lungo Alpi e Appennini, fino al punto più meridionale della penisola. Racconta di valli dove non esiste elettricità, ferrovie abitate da mufloni, case cantoniere, bivacchi sotto la pioggia in fondo a caverne, santuari dove divinità pre-romane sbucano dietro ai santi del calendario. E poi parroci bracconieri, custodi di rifugi leggendari, musicanti in cerca di radici, grandi vecchi.
Scrive l’autore: “Ero partito per fuggire dal mondo, e invece ho finito per trovare un mondo: a sorpresa, il viaggio è diventato epifania di un’Italia vitale e segreta. Ne ho scritto con rabbia e meraviglia. Meraviglia per la fiabesca bellezza del paesaggio umano e naturale; rabbia per il potere che lo ignora.”
Le pagine di Rumiz prendono vita grazie a un’intuizione di Roberta Biagiarelli, che ha voluto cimentarsi con il “compito e il piacere di staccare le parole dalle pagine di carta per restituire loro gambe, corpi, voci, fisionomie specifiche. Se il vizio di Rumiz è quello di imparare a memoria carte geografiche, noi attori abbiamo la pretesa di farle parlare, nell’ostinata intenzione di salvare questa nazione dalla morte dei luoghi, per riuscire a raccontare con stupore e meraviglia ciò che una volta trovato resta prezioso e perdura”.
Attrice, autrice, progettista teatrale, Roberta Biagiarelli da anni approfondisce la tecnica del racconto legato a vicende sociali ed umane del nostro tempo. Da questa tensione ed impegno, nascono spettacoli dedicati a grandi tragedie contemporanee come “Reportage Chernobyl” o “A come Srebrenica”, ma anche spettacoli più lievi come “Incantadora” o, appunto, “Il poema dei monti naviganti”.
In corrispondenza di questo, e dei prossimi eventi, è prevista una proposta parallela per i bambini di età superiore a 6 anni. La Fondazione ha infatti deciso di rendere la rassegna family-friendly, con il progetto Agosto dei piccoli: laboratori, racconti, attività e giochi proposti in concomitanza agli eventi, per fornire un servizio ai genitori e per permettere anche ai più piccoli di partecipare all’Agosto degasperiano.



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