
Il “Programme for International Student Assessment” (PISA) è un’indagine promossa dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sulle competenze degli allievi di 15 anni che viene condotta a intervalli di tre anni a partire dal 2000. Poiché PISA non misura solo le conoscenze strettamente curriculari, ma anche la capacità di applicare in modo creativo tali conoscenze in contesti extrascolastici, viene riconosciuta come riferimento internazionale per valutare l’effettiva capacità dei sistemi scolastici di fornire le basi per il successo nella vita (e quindi la qualità dei sistemi di istruzione e formazione). Nel 2022 hanno partecipato alla rilevazione PISA 83 Paesi, inclusi i 38 membri OCSE. Come nelle passate edizioni, il interessandoè stato coinvolto nell’indagine con un sovracampionamento di studenti quindicenni, che consente di disporre di un quadro complessivo degli esiti dei loro livelli di apprendimento.
L’analisi dei punteggi rispetto alla precedente rilevazione del 2018 rileva un trend sostanzialmente stabile con riferimento alla lettura e all’ambito delle scienze, mentre si nota un calo per quanto riguarda la matematica, frutto di una riduzione dei top performer e di un contestuale aumento della quota di low performer in tutti gli indirizzi di studio. Il calo della matematica ha coinvolto la pressoché totalità dei paesi OCSE, anche come conseguenza dell’impatto generalizzato della pandemia da Covid-19.
Si riscontrano differenze di risultato tra i diversi indirizzi di studio: in tutti i tre ambiti di apprendimento analizzati, i risultati nei licei sono migliori sia di quelli degli Istituti tecnici che soprattutto dell’Istruzione e formazione professionale.
Lo status socio-economico-culturale della famiglia di appartenenza rimane un fattore significativo nel determinare i livelli di rendimento degli studenti trentini nelle prove PISA, con riferimento a tutti i tre domini indagati.
Si rilevano differenze significative di risultato a vantaggio delle ragazze in lettura (507 contro 481), mentre per la matematica la differenza è a vantaggio dei ragazzi, anche se solo marginalmente significativa dal punto di vista statistico (496 contro 485). Nelle scienze non si riscontra invece un gap significativo di risultato tra maschi e femmine (rispettivamente 493 per i ragazzi e 496 per le ragazze i punteggi medi riscontrati).
Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige, IL T, Corriere del Trentino - 7.12.2023