L’aumento dei dipendenti su base annua, a cui accennavamo sopra, interessa tutti i settori e i comparti di attività, con la sola eccezione di quello agricolo. La crescita maggiore si registra nel terziario (+8,1%), trainata dai pubblici esercizi che aumentano di un +49,1% (corrispondente a 5.609 posizioni lavorative in più) per effetto di una maggiore libertà di movimento determinata dalla campagna vaccinale, rispetto a marzo 2021. La fase di recupero dell’economia trentina coinvolge anche l’industria in senso stretto, le cui posizioni lavorative dipendenti aumentano del 4,3% (1.474 in più), così come le costruzioni (+3,9%).
Ed ancora: nel I° trimestre 2022 il flusso complessivo delle assunzioni si attesta a quota 33.285 con una crescita della domanda di lavoro su base annua di 12.305 unità (+58,7%).
L’incremento è particolarmente significativo nei pubblici esercizi che crescono, del 292% e di 6.714 unità in valori assoluti. Un aumento che per larga parte si spiega con il fatto che, grazie alla campagna vaccinale, quest’anno gli impianti sciistici, con tutti i benefici per l’attività turistica - alberghiera, sono rimasti aperti. La crescita delle assunzioni nei primi tre mesi del 2022 è maggiore per le donne (+6.892 e +69,9%) rispetto ai maschi (+5.413 e +48,7%) e per età è intorno al 57% sia per i giovani (+5.940 assunzioni) sia per la classe dei 35-49enni (+3.623), mentre è del 63% per quella dei più anziani (+2.742).
Nel primo trimestre del 2022, crescono anche le cessazioni lavorative, che passano dalle 16.550 di un anno prima alle 37.782 di quello in corso: un aumento, in larga parte riscontrato nei pubblici esercizi, piegabile con il fatto che nella precedente stagione invernale a causa della chiusura degli impianti sciistici molte assunzioni non erano avvenute, e quindi non vi erano state successivamente nemmeno le normali cessazioni lavorative che si riscontrano a fine stagione.
Un accenno infine dall’assessore al programma nazionale GOL-Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, il cui obiettivo, anche in Trentino, è cambiare il paradigma delle politiche attive cercando di riavviare al mercato del lavoro coloro che ne sono rimasti ai margini. “L’ Agenzia del Lavoro – spiega l’assessore - ha predisposto un Piano attuativo regionale, approvato definitivamente dall’Agenzia Nazionale ANPAL, che consentirà dal prossimo mese di luglio la presa in carico di circa 5.900 lavoratori per i quali sarà individuato il percorso più idoneo verso la rioccupabilità. Proprio per questo scopo da alcuni mesi Agenzia del lavoro ha avviato un piano di riorganizzazione che riguarda fra l’altro la riqualificazione del personale dei Centri per l’impiego, l’assunzione di 22 nuove figure professionali a indirizzo socio-assistenziale, il ridisegno delle procedure informatiche di presa in carico, la ricerca di una più stretta sinergia con gli attori privati accreditati al lavoro e alla formazione.