Per quanto riguarda l’Azienda è stato individuato il personale medico, dirigenziale e del comparto sanitario (infermieri, professioni sanitarie e operatori socio sanitari, autisti soccorritori, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato) direttamente impegnati nell’assistenza a pazienti Covid e nelle indagini strumentali a Covid (microbiologia per tamponi e diagnostica per immagini). Per le APSP è stato individuato il personale sanitario, socio-sanitario e ausiliario direttamente impegnato nell’assistenza ad ospiti Covid. Nel mese di giugno è prevista la corresponsione del compenso a favore del personale dell’APSS e non appena possibile al personale delle APSP. Per l’erogazione dell’emolumento si stima una spesa tra i 9 e i 10 milioni di euro.
Per fare alcuni esempi, un operatore socio sanitario a fronte di una prestazione da 300 ore potrà ricevere in aggiunta alla paga un bonus da 1600 euro netti (1200 euro per 225 ore e 800 euro sempre netti per 150 ore).
Il provvedimento prevede che in una seconda fase venga individuato, ai fini della corresponsione del rimanente compenso di 5-6 milioni, anche altro personale: dipendenti presso strutture private convenzionate con l’Azienda (ospedali e altre strutture residenziali) nonché i medici convenzionati, demandando al Dipartimento Salute e politiche sociali di assumere idonee azioni propedeutiche.
Il provvedimento è stato illustrato alle organizzazioni sindacali in una videoconferenza il 25 maggio.