
L’autore dei 12 scatti selezionati per realizzare il “Sentiero della Fotografia” è Jérôme Sessini, fotografo francese di fama internazionale che ha lavorato per raccontare i molti conflitti del Medio Oriente, la violenza legata alla droga nelle strade del Messico, le proteste antigovernative in Ucraina, la crisi degli oppioidi negli Usa e la condizione delle minoranze indigene in Cambogia, brand ambassador di Canon.
In Val di Sole, Sessini è stato invitato per una residenza durata una settimana. Obiettivo: raccontare la montagna da diverse angolature, valorizzandone il patrimonio umano, svelando storie, tradizioni, impegno, scelte di vita e visioni per il futuro.
La scelta del fotografo francese di origini italiane non è casuale: “Sono nato e cresciuto nell’est della Francia, nel dipartimento di Vosges, un luogo montano” spiega il fotografo. “Ho iniziato da autodidatta a vent’anni fotografando i paesaggi e le persone delle mie terre. Questo lavoro in Val di Sole mi ha permesso di lavorare in un contesto che è parte integrante della mia vita e che conosco bene: la forza e il silenzio delle montagne. Ha rappresentato un vero e proprio ritorno alle origini”.
Il Sentiero della fotografia rappresenta un progetto unico nel suo genere dove un fotografo interpreta, con la propria sensibilità, un territorio e le sue genti e quello che ne emerge viene offerto a tutti esponendo queste fotografie d’autore in scenari unici per la loro bellezza naturalistica, sempre fruibile fino all’arrivo dell’inverno.
Le fotografie di Sessini, (11 in bianco e nero e una a colori), ci forniscono una nuova lettura di queste montagne. Foto non urlate e appariscenti, ma silenziose che cercano di entrare in sintonia con la sostanza del vivere in alta quota e dei tempi annessi. Coloro che s’imbatteranno, in maniera più o meno consapevole, in queste fotografie saranno accompagnati a leggere in maniera più intima le montagne che amano. Il Sentiero sarà individuabile grazie ad una mappa realizzata per l’occasione e al sito www.ilsentierodellafotografia.eu che offrirà anche materiali extra per approfondire il progetto.
“L’intento di questo progetto - spiega il curatore, Marco Minuz - non è solo quello di leggere un territorio sotto nuovi punti di vista, ma favorire, negli stessi contesti dove sono nate le fotografie, un’educazione al vedere, all’osservare e a riflettere sul valore del vivere in montagna e riflettere sulle sfide di questi territori. Il lavoro di Jerome, così silenzioso, s’integra perfettamente nel contesto montano e favorisce la consapevolezza dei luoghi”.
La tredicesima postazione dedicata alle “persone della vallata” è allestita presso la cappella del Castello di Caldes, arricchendo così il percorso espositivo della mostra “Vivere in alto - Uomini e montagne dai fotografi di Magnum, da Robert Capa a Steve McCurry”, aperta al pubblico fino al 9 ottobre prossimo. Un percorso che racconta vari aspetti del delicato rapporto dell’uomo con la montagna tramite le fotografie dei membri dell’Agenzia Magnum Photos.
Intervista a Marco MINUZ
Intervista a Luciano RIZZI
Intervista a Jerome SESSINI