Venerdì, 26 Maggio 2023 - 17:09 Comunicato 1570

Imprenditoria italiana, è un grande momento, ma serve coraggio

Ferruccio De Bortoli intervista Luca Cordero di Montezemolo sulla nostra imprenditoria, che sta vivendo un momento particolarmente positivo ma è chiamata a grandi sfide: dalla soluzione definitiva di vecchie problematiche che bloccano lo sviluppo, alle priorità e urgenze di un Paese. L’imprenditore italiano? Grande passione per il proprio lavoro ma servono anche “generosità” e responsabilità civica.

Al Festival dell’Economia di Trento, il presidente Luca di Montezemolo, nel suo incontro con il pubblico a Palazzo Geremia, ha espresso prima di tutto un plauso agli organizzatori per questa manifestazione che coinvolge tutta la città e soprattutto i giovani, per poi dedicare un’ampia panoramica sull’imprenditoria italiana, partendo proprio dalle priorità alle quali il Paese è chiamato. 

“Se si considerano i numeri su esportazione e tasso di innovazione nelle filiere industriali, soprattutto di quelle aziende che non hanno a che fare con il pubblico e che operano sul mercato internazionale, non si può certo dire che questo non sia un momento particolarmente favorevole. Oggi - ha spiegato il presidente - siamo molto più avanti rispetto a bilanci e utili del 2019, soprattutto nei confronti di altri paesi, basando il rapporto su livello di innovazione, export, capitalismo familiare evoluto, nuove generazioni molto presenti, giovani meno attratti dalla finanza e più della crescita delle proprie aziende. Sì, possiamo affermarlo, è un grande momento”.

Per quanto riguarda le priorità dell’imprenditoria italiana, Luca di Montezemolo cita tra le più urgenti, salute, sanità pubblica, salario minimo, utilizzo dei fondi del PNRR.

Bisogna dire che durante l’intervista, Ferruccio De Bortoli ha pungolato l’imprenditore sotto molti punti di vista. Ad esempio, la cultura imprenditoriale del “fai da te” che, se da una parte è positiva perché incentrata sulla cultura del premiare chi lavora in azienda e contribuisce al suo successo, dall’altra affievolisce nell’imprenditore quel senso di responsabilità civica che dovrebbe alla comunità. Non per nulla, il presidente Montezemolo ha definito “una cosa grave”, l’esempio di quelle aziende che delocalizzano all’estero pur richiedendo contributi in Italia. “Ci vuole coraggio” - ha detto il presidente citando Michele Ferrero come esempio virtuoso del portare il made in Italy nel mondo.

Il nostro Paese è chiamato a rispondere a delle priorità urgenti ma anche a far fronte a problematiche che perdurano ormai incallite, come burocrazia, tempi della giustizia e tasse sul lavoro, che purtroppo bloccano anche gli investimenti da parte dei paesi esteri.

Un altro tema ostico emerso tra le difficoltà attuali della nostra imprenditoria, è il problema della mancanza di manodopera. “Ci sono due aspetti - ha spiegato Luca di Montezemolo - da una parte, il mondo del lavoro, per il quale si stima, manchino 600mila persone da inserire; l’altro aspetto è legato al mondo dell’università e della ricerca e al fatto che le imprese non trovano talenti o non riescono a trattenerli. Ho un pallino - ha affermato il presidente - creare una grande azienda di formazione, sostenuta da imprenditori, Confindustria e Governo, con l’obiettivo prima di tutto di fare un censimento delle figure professionali che servono realmente, per poi formarle adeguatamente e in modo mirato ai bisogni”.

Il presidente Montezemolo ha portato la sua esperienza anche sul tema della privatizzazione: “Solo tre dati: da quando è nata Italo, il prezzo medio dei biglietti è sceso del 40%, il servizio su Frecciarossa è completamente migliorato e a livello di Paese, il treno non è più considerato un mezzo di serie B. La nostra operazione poi - ha spiegato Montezemolo - è stata portata di esempio da Bruxelles ai vari paesi per aprire alla concorrenza nel trasporto di passeggeri e merci su rotaia”. Il presidente ha specificato che il problema dell’alta velocità oggi è arrivare nelle grandi città ma non trovare adeguata risposta nelle tratte regionali. “Per sopperire a questo, abbiamo iniziato ad inserire una linea di autobus di alto livello. L’integrazione treno - pullman rappresenta la vigilia di una rivoluzione del trasporto pubblico. E anche sulla mobilità sostenibile cittadina, l’evoluzione è in atto: dal trasporto privato che sta lentamente cambiano e nelle grandi città, il trasporto pubblico cittadino verso l’elettrico".

Infine, ecco il Luca di Montezemolo imprenditore: “Sono un privilegiato perché ho realizzato gran parte dei miei sogni, ma proprio in base alla mia esperienza mi sento di dire che l’aspetto più bello dell’imprenditore italiano è la passione per il proprio mestiere. L’aspetto meno positivo invece, è spesso un eccessivo egoismo e non attenzione a quello che succede fuori dalla propria azienda”. Inevitabile il rimando ad un altro grande imprenditore italiano: “Giovanni Agnelli aveva due grandi qualità: guardava sempre avanti, forse troppo, e sapeva essere il più grande ambasciatore all’estero del nostro Paese”. 

Se fosse qui oggi? “Sarebbe deluso, anzi, molto deluso, da Juventus e Ferrari”.

(ds)


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