Sabato, 12 Ottobre 2019 - 23:01 Comunicato 2537

Il viaggio lento nell’Italia che cammina

Due piccoli libri, entrambi editi da “Terre di Mezzo”, per raccontare il fenomeno del “viaggio lento” che contagia la penisola. «APPENNINO ATTO D’AMORE» di Paolo Piacentini e «IL CAMMINO NELLE TERRE MUTATE» di Enrico Sgarella sono stati presentati nel Bookstore di Piazza Duomo nell’ambito della rassegna SPORT&LIBRI inserita nel programma del Festival.

Intervistati da Andrea Mattei, giornalista della Gazzetta dello Sport, i due autori hanno raccontato le loro esperienze di cammino, inteso come come strumento di solidarietà alle zone del Centro Italia colpite dai terremoti, ma anche come mezzo per portare economia lì dove il turismo non è mai arrivato. La scoperta del “viaggio lento” è, infatti, un fenomeno che ormai coinvolge tutta la Penisola con effetti positivi per chi lo pratica, ma anche per i territori attraversati.

Enrico Sgarella, avvocato in pensione e appassionato di ecologia, è il fondatore e presidente di “Movimento Tellurico”. Autore della guida «Il Cammino nelle Terre Mutate», racconta litinerario lungo 250 chilometri che unisce in 14 tappe Fabriano a L’Aquila e percorre le faglie dei sismi degli ultimi anni: quattro regioni (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo) e due Parchi nazionali, quello dei Sibillini e quello dei Monti della Laga-Gran Sasso. Un percorso nel quale si alternano bellezza e macerie e sul quale – ha detto Sgarella – occorre procedere in punta di scarpone e (citando Franco Battiato) “con delicata attenzione per non disturbare”. La guida completata da mappe, profili altimetrici, da una ricca documentazione fotografica e da molte “istruzioni per l’uso”.

Paolo Piacentini, che da ormai trent’anni si occupa di trekking, è fondatore e presidente di “Federtrek”, nonché autore di “Atlante digitale dei Cammini d’Italia” per conto del ministero dei Beni culturali e turismo. Ha scritto «Appennino, atto d’amore» dove spiega come dare un futuro alle “terre alte” della Penisola. Il diario di un mese di cammino sugli Appennini, dalla Liguria al Lazio, in terre di antica transumanza. Storie di abbandono e rinascita, custodite in pagine scritte nei momenti di pausa nei boschi, o sui tavoli delle trattorie di paese, che raccontano la vita, la fatica, la forza e la bellezza degli Appennini e di chi ci vive. Il libro è arricchito da una prefazione di Paolo Rumiz.



Immagini