
“Il servizio civile – ha spiegato il direttore dell’ufficio servizio civile Giampiero Girardi - è un’esperienza sociale iniziata il primo aprile 2015 e da allora ha coinvolto oltre 3000 giovani tra i 18 e i 28 anni. L’intento di questo volume è quello di mettere insieme un gruppo di adulti che spiegano la loro visione riguardo questo tema. Un gruppo di persone coinvolte nel sistema e per questo in grado di capire cos’è il servizio civile, cosa significa per i giovani e gli effetti estremamente positivi che ha su di essi”.
Se il caporedattore de Il T Quotidiano Lorenzo Ciola ha posto l’accento sulla necessità di comunicare con sempre maggior efficacia il servizio civile, la presidentessa della consulta dello Scup Sandra Colacicco ha spiegato come i ragazzi in questo periodo siano fragili e il periodo svolto, grazie al prezioso lavoro di ascolto dei tutor, dia una risposta alle loro domande ed esigenze. Da parte sua Serena Rizzato, che da poco ha concluso il suo percorso nello Scup, ha invece portato la voce dei giovani: un anno pieno di opportunità dove si cresce, dove è possibile sbagliare, un viaggio di scoperta personale di inclinazioni, passioni e obiettivi che aiuta a orientarsi professionalmente.
“Il servizio civile – ha spiegato il dirigente dell’Agenzia della Coesione sociale Luciano Malfer - è uno degli strumenti strutturali messi in campo dalla Provincia a favore dei giovani per la transizione verso l’età adulta. Un processo che è sempre più complesso e che in Italia si sposta sempre più in là nel tempo e in tal senso il ruolo svolto dal servizio provinciale è ancora più prezioso. Lo Scup, una delle poche politiche in cui diamo una grande opportunità ai giovani e speriamo che sempre più giovani possano coglierle, porta il ragazzo a conoscere se stesso, ad acquisire consapevolezza di sé e in sintesi a crescere in maniera concreta e nella comunità”.