Gli infortuni sul lavoro rappresentano tuttora un’emergenza sociale: gli ultimi dati Inail parlano 637mila denunce di infortunio (2015), corrispondenti a 11 milioni di giornate di inabilità.
Seppure in calo negli ultimi anni, la questione presenta ancora diversi punti critici fra i quali Rossini ha ricordato:
- la diffusione di forme contrattuali atipiche che non permettono un’approfondita formazione del lavoratore;
- una forza lavoro sempre più in avanti con l’età, anche a seguito dei requisiti pensionistici sempre più elevati, con capacità di attenzione, di riflessi e cognitiva che vanno riducendosi nel tempo;
- una maggior presenza di una forza lavoro straniera che a seguito della difficoltà nella comunicazione non raggiunge una formazione accurata.
La proposta di sportello unico ha trovato il consenso unanime degli altri relatori ad iniziare da Gianluigi Petteni, segretario confederale Cisl, che ha proposto una nuova alleanza fra sindacato, associazionismo e cooperazione sociale per il reinserimento di questi lavoratori e lavoratrici.
Si tratta, ha proseguito Petteni, di ripartire dal lavoro come luogo di elaborazione di valori e progettualità attive.
Secondo Roberto Frullini, Presidente Federsolidarietà-Confcooperative Marche, il reinserimento al lavoro della persona colpita da invalidità permanente è l’unica strada per ritrovare il senso della propria esistenza e un ruolo nella società. Per questo, ha concluso Alberto Malini, Presidente del Consorzio sociale Con.Te.S. è necessario proseguire con convinzione sulla strada dello sportello unico proposto dalle Acli ottimizzando e rafforzando quanto disponibile ad oggi anche nella legislazione vigente. Il riferimento è in particolare all’articolo 14 del decreto 276/2003 che consente l’affidamento da parte delle aziende disponibili di commesse di lavoro a cooperative sociali per l’assunzione di disabili. Opportunità che ha consentito di fare dei passi avanti sostanziali e concreti sulla strada del reinserimento e dello sviluppo di una nuova cultura del lavoro, solidale ed inclusiva.