Sabato, 27 Maggio 2023 - 17:39 Comunicato 1613

Il futuro dell'Unione europea punta dritto ai giovani

Al Festival dell’Economia di Trento, Daniele Dotto, vicedirettore della DG REFORM Commissione Europea e Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, moderati da Rosalba Reggio, giornalista Il Sole 24 Ore, dialogano con i giovani sul futuro dell'Unione europea.

L’incontro aveva l’obiettivo di avvicinare e coinvolgere i giovani a parlare di Europa. Al talk, infatti, erano presenti molti di loro, tra cui alcuni rappresentanti della Consulta provinciale, organismo istituzionale di rappresentanza degli studenti della scuola secondaria di secondo grado, che hanno animato il dialogo con i rappresentanti della Commissione europea.

Antonio Parenti è l’ambasciatore della Commissione in Italia, organismo che “cerca di spiegare Bruxelles all’Italia e spiegare l’Italia a Bruxelles”. Lo fa con un team di una cinquantina di persone, un mix di attività istituzionale, con proposte concrete dalle quali nasce l’80% della legislazione europea e attività di comunicazione, mirata essenzialmente a far conoscere l’Europa ai cittadini. 

Daniele Dotto, entrato in Commissione nel 1993, spiega come l’organismo che rappresenta aiuti gli stati membri a concepire e a mettere in atto riforme nella Pubblica Amministrazione e in altri settori; ultimo esempio, i PNRR. Sono state le crisi in Grecia, Cipro e Portogallo  - ha spiegato Dotto - che hanno spinto la Commissione europea a parlare di riforme, crisi che hanno fatto emergere un problema di competenze e la necessità quindi, di andare oltre un’attività basata su raccomandazioni ed elargizione dei fondi europei.

Parlando di Europa, hanno detto coralmente Antonio Parenti e Daniele Dotto, “i giovani devono essere consapevoli che al centro del nostro lavoro ci sono proprio loro, sia in termini di politiche che di risorse, ma anche di formazione affinché nel futuro, sappiano gestire al meglio ciò che è stato costruito”.

Gli studenti erano ovviamente interessati al mondo “scuola”. I due rappresentanti della Commissione Europea hanno spiegato come in materia di educazione, premesso che si tratti di un settore di competenza nazionale, si stia lavorando sull’armonizzazione dei diplomi, affinché vengano riconosciuti omogeneamente in tutti gli stati membri, quindi facilitando la mobilità degli studenti. Un’altra attività della Commissione è ad esempio, verificare le carenze dello stato membro e ispirare ciò che è possibile fare per chiudere il gap. Esempio eclatante, la digitalizzazione nelle scuole.  Antonio Parenti: “Uno dei grandi vantaggi della scuola italiana è stato permettermi di sviluppare una capacità critica. Trovo però che le scuole siano focalizzate sui propri paesi, manca quindi una maggior connettività tra scuole straniere”.

E a proposito di disconnessioni, solo ieri, Romano Prodi al Festival dell’economia di Trento ha affermato che “oggi l’Europa è divisa”. Antonio Parenti: “A mio avviso alcuni dei semi piantati in passato hanno fatto radici profonde. Sicuramente, in questo momento in cui si stanno ridisegnando gli equilibri del mondo, l’Europa deve decidere cosa fare da grande e ha 70 anni! Non c’è più tempo e la strada è segnata se vuole contare”.

(ds)