
La mostra, allestita al Museo dell’aeronautica Caproni di Trento, è promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con l’Aeronautica Militare Italiana e il Museo Italiano della Guerra di Rovereto. All’appuntamento erano presenti, assieme all’assessore e al direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi, i curatori Lorenzo Gardumi e Federica Lavagna, i rappresentanti del Museo italiano storico italiano della guerra di Rovereto, del Comune di Trento, dell’Aeronautica militare, delle altre forze armate e dell’associazione Arma Aeronautica di Trento.
Presenti anche gli studenti e gli insegnanti dell’istituto Martino Martini di Mezzolombardo, iscritti all’indirizzo Conduzione del mezzo aereo, che sono impegnati nel progetto di montaggio aereo con attività presso l’aeroporto.
Realizzata in occasione dei 100 anni dell’Arma Azzurra, la mostra (aperta da oggi fino al 21 aprile 2024) racconta gli sviluppi e la storia militare e civile del bombardiere Caproni serie Ca.3.
Il progetto si articola in una parte introduttiva e cinque sezioni che affrontano l’evoluzione teorica legata al bombardamento strategico, a cavallo della Grande Guerra, e quella tecnica e storica relativa agli aerei Caproni.
Dopo aver fornito un quadro generale iniziale, la seconda sezione della mostra mette in luce il dibattito interno agli ambienti militari su dottrina e realtà della guerra aerea in Italia. Di seguito, l’attenzione è rivolta allo sviluppo tecnologico della serie Caproni Ca.3 (Ca.32, Ca.2, Ca.33) con un breve accenno alle serie successive (Ca.4 e Ca.5). La quarta sezione tratta invece gli aspetti più prettamente militari, l’impiego e l’operatività dei bombardieri Caproni nel corso della prima guerra mondiale (1915-1918) fino a comprendere le vicende legate alla riconquista della Libia (1921-1931). La sezione conclusiva illumina infine il contesto postbellico e la conversione dei velivoli Caproni a uso civile e sportivo. Accompagnano il percorso espositivo 5 sintetici approfondimenti che arricchiscono l’offerta culturale.
Guarda le immagini e le interviste
https://youtu.be/cOuSiNU8Nmw
https://youtu.be/cHeKA1vp2t0
https://youtu.be/v6euZ6BGiFA