
“Il dialogo con Calabrò è particolarmente utile per riflettere su una nuova visione di economia, sulla quale il Trentino, passo dopo passo, si sta attrezzando - il messaggio dell’assessore Spinelli -. Il nostro è un territorio sempre più attento alla sostenibilità, alla responsabilità d’impresa e al benessere dei lavoratori, che valorizza le proprie eccellenze mettendole a fattor comune per il bene della collettività. Il sistema dell’università, ricerca e innovazione lavora a stretto contatto per far crescere le imprese. In questo ambito, l’industria è centrale, impegnata come sappiamo nelle sfide che riguardano internazionalizzazione, valore aggiunto, competitività, a vantaggio della crescita complessiva”.
“Abbiamo scelto di affidare ad Antonio Calabrò l’abbrivio di un percorso di narrazione, di ricerca e di confronto sul valore e sui valori della nostra manifattura – ha spiegato Delladio –. Sappiamo bene che non c’è una consapevolezza diffusa del contributo delle nostre imprese alla crescita e alla trasformazione sociale, anche del nostro territorio. Oggi, le imprese associate a Confindustria Trento realizzano oltre un terzo della ricchezza del Trentino, e assicurano i più elevati livelli di qualità della vita: ciò che è oggi in Trentino non sarebbe senza il valore aggiunto prodotto dall’industria. Dobbiamo andarne orgogliosi”.
Antonio Calabrò è anche presidente di Museimpresa, della Fondazione Assolombarda e dell’Advisory Board di UniCredit Lombardia, è anche membro dei board di numerose istituzioni e società. Giornalista e scrittore, ha lavorato a L’Ora, Il Mondo, la Repubblica ed è stato Vice Direttore e poi Direttore Editoriale de Il Sole240re, Direttore de La Lettera Finanziaria, editorialista economico di La7 e Direttore dell’agenzia di stampa АРСОМ. Insegna all’Università Cattolica di Milano.
(Ufficio stampa Confindustria Trento)