Sabato, 15 Aprile 2023 - 19:32 Comunicato 1053

Il design degli ambienti di apprendimento al Festival EDUCA

In una scuola in continua trasformazione, ricerche e sperimentazioni dimostrano che solo un cambiamento che integra spazi, tecnologie, metodologie e competenze del personale scolastico consente di realizzare una scuola capace di promuovere il benessere e l’inclusione e di facilitare gli apprendimenti.
Il tema è stato affrontato al Festival EDUCA attraverso la presentazione di studi ed esperienze ormai consolidate.
Educa 2023 13 Festival dell educazione Rovereto Nuovi Alfabeti [ foto: Daniele Panato/Agenzia Panato - Ufficio Stampa Educa]

Nel circolo didattico di Città di Castello (PG), ad esempio, è stata portata l’innovazione a sistema con soluzioni possibili per scuole normali, da quelli definiti “Artigiani dell’innovazione” da Massimo Belardinelli, dirigente scolastico e Ambassador di Avanguardie educative: «secondo la regola dell’1+4 spazi di Indire – spiega Belardinelli – abbiamo trasformato le aule, togliendo la cattedra e i banchi, eliminato pareti, creato degli arcipelaghi esperienziali outdoor, spazi per il lavoro individuale e informali per il relax e la lettura, oltre a una grande reception per l’accoglienza».  

Cambiare il modo di insegnare per cambiare il modo di apprendere è stato fin da subito l’obiettivo di Stefania Strignano, dirigente dell’istituto scolastico Ungaretti di Melzo (MI), uno dei pochi istituti comprensivi italiani ad essere stato nominato Apple Distinguished School. «Nella nostra scuola – racconta Strignano – gli ambienti di apprendimento collaborano a una didattica fortemente laboratoriale, inclusiva, fondata sulla multidisciplinarietà e sul digitale: l’apprendimento deve essere mobile e attivo e ogni spazio della scuola deve diventare uno spazio di apprendimento». Facendo dialogare pedagogia e architettura, didattica e design Beate Weyland, docente di Scienze della Formazione alla Libera Università di Bolzano, nel direttivo della rete interistituzionale altoatesina “Spazio e apprendimento” vuole creare il paradiso a scuola attraverso il laboratorio interdisciplinare “Eden Lab”: «La mia idea di una scuola diversa – specifica Weyland - è la scuola “atelier” dove non si distingue gioco, lavoro e studio e dove si interagisce in modo nuovo con gli spazi grazie alla “natura domestica” che porta le piante all’interno. Accoglie le piante nelle nostre scuole porta dei benefici non solo da un punto di vista estetico ma anche sociale ed educativo».

Rita Coccia, ex dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Industriale Alessandro Volta di Perugia, primo istituto superiore ad essere stato nominato Apple Distinguished School, sostiene la necessità di «sviluppare nuove competenze per modificare le dinamiche di insegnamento per una visione di scuola allineata al contesto di riferimento degli studenti. Una scuola che ricerchi la sostenibilità istituzionale, sociale, ambientale ed economica, dove il docente non trasmetta solo le conoscenze ma aiuti i giovani a costruirle, così da aprire le classi al mondo e creare connessioni».

Info 342 1281843 (dal lunedì al venerdì, ore 9-17) info@educaonline.it 
www.educaonline.it 

(sdv)


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