Sabato, 13 Ottobre 2018 - 14:25 Comunicato 2454

Il coraggio e la positività di Oney Tapia, una luce per tutti

La vita è davvero imprevedibile. Quando ti sembra di avere tutto, di punto in bianco il destino bussa alla porta. E succede che nel giro di un attimo la tua vita cambia così all’improvviso da scuoterti nel profondo.
Oney Tapia è un uomo carismatico e positivo, capace di infondere coraggio e positività. Un vero e proprio motivatore. Un uomo straordinario che racconta nelle pagine del suo libro "Più forte del buio" come ha trasformato quella che poteva sembrare una fine, l’improvvisa cecità, in un nuovo sorprendente inizio: “prima vedevo tutto, in realtà ero cieco. Invece adesso sono cieco, ma ci vedo. Diranno che sono pazzo. Ma per me è stata davvero una benedizione, perché l’Oney di prima non c’entra niente con l’Oney di adesso. Prima sono stato molto preso dalla pressione, dall’agitazione, dallo stress del lavoro, ma mi ero dimenticato che per prima cosa io dovevo vivere. Non abbiate paura del cambiamento! Il cambiamento è una fase, una rivoluzione, un passaggio dal vecchio al nuovo, se avete paura non capirete e non migliorerete. Il mondo cambia se cambiamo noi. Non dobbiamo aspettare che siano gli altri a cambiare e che le cose ci vengano addosso."

“La vita è meravigliosa” potrebbe essere il sottotitolo del libro “Più forte del buio”, una autobiografia che è un inno alla vita, una testimonianza che aiuta tutti a non arrendersi mai.

Massimo Arcidiacono, giornalista de La Gazzetta dello Sport intervista Oney Tapia, conosciuto e amato dal grande pubblico grazie al suo trionfo all’ultima edizione del famoso programma TV "Ballando con le stelle" perché è riuscito a danzare in maniera emozionante nonostante la sua cecità. 

Con il suo splendido sorriso, Oney parla della sua vita a Cuba, del suo quartiere, della sua famiglia e dei suoi otto fratelli, della mamma, di quanto sia importante andare nel mondo a fare esperienza per poi tornare a casa e risentirne la musica. Racconta quando a L'Avana conosce una ragazza italiana, si innamora tanto da seguirla a Bergamo per poi sposarla. In Italia si inserisce presto e benissimo, gioca come lanciatore negli Old Rags, la squadra di baseball di Lodi, ma fa anche il muratore e poi il tree climber, un “giardiniere volante” che si arrampica sugli alberi per potarli. Una vita serena fino a quel 25 maggio del 2011 quando un ramo gli devasta il volto e lo rende cieco. “Il giorno della mia rinascita”, lo definisce Oney. Da quel momento, deve imparare a convivere con il buio. "Ma dopo un primo momento di sconforto - racconta Tapia - il mio obiettivo è stato quello di stare bene con me stesso e di fare del bene agli altri. “Ho trovato la forza dentro di me perché vivo con positività, sono fautore della mia vita, trovo la forza anche piccole cose che mi stimolano in continuazione e mi danno soddisfazione”. 

Oney trova l’energia prima di tutto dentro di sé ma anche nello sport, prima il torball, il goalball, infine l'atletica, il lancio del disco. Categoria F11, non vedente totale. All’Olimpiade di Rio vince l’argento. Lo scorso agosto vince l’oro agli Europei paralimpici. Racconta anche del suo rapporto con lo sport. “E’ importantissimo - ha detto - perché mi ha dato carattere, mi ha educato, mi ha fatto crescere nella sconfitta, è stato una grande risorsa per affrontare la mia vita quotidiana, per trovare una mia dimensione, per sfogarmi e incanalare le mie emozioni, i risultati mi hanno aiutato. L'unica sfida che ho perso è quella che ho avuto paura di combattere". 

Il suo libro, ricco di messaggi meravigliosi e molto forti, grida che la vita è stupenda e può dare sempre una altra chance. E’ dedicato a tutte  le persone che cercano una forza, una dimensione, una strada da seguire. In questo libro, Oney Tapia ha messo tutto se stesso: «Un libro - ha detto - che è fatto per tutte le persone, non solo per chi ha un problema fisico o mentale. Parla di me, ma soprattutto della vita, dell’essere umano. Una persona, anche se è senza un braccio, una gamba, non ci vede o sta in un letto paralizzata, è comunque un essere umano in qualsiasi parte dell’universo. Quando lo rileggo sorrido… lo consiglio a tutti, dai bambini agli anziani”.



Immagini