Il Trentino tra le realtà italiane disponibili a intervenire in aiuto della popolazione di Gaza
Il Trentino è una delle Province autonome e Regioni italiane che hanno garantito la propria disponibilità a intervenire, attraverso le proprie strutture operative di Protezione civile, in sostegno alla popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. Le modalità di coordinamento delle azioni di aiuto – che potranno essere attivate solo qualora le condizioni di sicurezza lo consentano – sono state al centro della riunione del Comitato nazionale della Protezione civile, presieduta dal capo Dipartimento Fabio Ciciliano. Alla riunione ha partecipato anche il direttore generale della Provincia autonoma di Trento, Raffaele De Col, in qualità di coordinatore tecnico della Commissione Protezione civile nell’ambito della Conferenza delle Regioni e Province autonome. Nel suo intervento, De Col ha confermato che i territori si muoveranno sulla linea degli indirizzi dello Stato e che “la disponibilità sarà effettiva solo quando ci saranno condizioni di sicurezza stabili per gli operatori che saranno chiamati a realizzare le diverse attività”. Nonostante la tregua firmata tra Israele e Hamas, la situazione attuale non consente ancora di prevedere un intervento operativo. La pianificazione del sistema nazionale prevede tre fasi: assistenza urgente, consolidamento degli interventi e ricostruzione pluriennale.
Le risorse messe a disposizione dalle Regioni e dalle Province autonome comprendono potabilizzatori, tende, ospedali da campo, sale operatorie e personale tecnico specializzato per il montaggio e la gestione delle strutture. De Col ha sottolineato l’importanza di un coordinamento unitario, indicando nelle direzioni regionali il punto di riferimento per tutti coloro che intendono offrire supporto all’iniziativa, evitando dunque afflussi non coordinati, che potrebbero complicare le operazioni e ridurre l’efficacia dell’intervento.
Il direttore generale della Provincia ha ricordato come in passato il sistema delle Regioni e delle Province autonome abbia già messo in campo importanti azioni di solidarietà internazionale: nel 2022, durante la guerra in Ucraina e, nel 2023, in occasione del terremoto in Turchia, quando furono utilizzate navi per il trasporto dei materiali. Proprio l’esperienza turca potrà rappresentare un utile riferimento anche per la gestione logistica degli aiuti destinati a Gaza.
(a.bg)
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