Giovedì, 04 Luglio 2019 - 19:44 Comunicato 1620

La mostra “Usavamo le cinepresa” inaugurata nel pomeriggio alle Gallerie di Piedicastello
Il Trentino inedito raccontato dalle pellicole private del Novecento

Immagini di momenti felici trascorsi in famiglia, di feste con gli amici, di gite in montagna e, perché no, di accadimenti storici, quale l’alluvione di Trento del ‘66. Ma anche frammenti di una Trento e di un Trentino (in parte) andato e di una pagina di storia fatta di pellicole dai formati oramai dimenticati che lungo l’intero Novecento ci ha accompagnato fino ad oggi. Tutto questo è “Usavamo la cinepresa”, mostra della Fondazione museo storico del Trentino inaugurata nel tardo pomeriggio di oggi alle Gallerie di Piedicastello. L’esposizione è una straordinaria raccolta di “storie in formato ridotto” che racconta la storia e recupera la memoria di un secolo della nostra terra. Entrare nella Galleria Nera di Piedicastello è come alzare il sipario di un cinema d’altri tempi ed assistere ad un viaggio cinematografico fatto di migliaia di piccole storie, arrivate a noi grazie ad altrettanti donazioni di privati cittadini e istituzioni. “Usavamo la cinepresa” è una mostra da non perdere e, se possibile, da condividere con i nostri figli e le generazioni che non hanno vissuto una stagione segnata da un’innocenza oggi perduta. La mostra chiuderà il 3 maggio 2020.

Usare la cinepresa - come spiega una nota della Fondazione Museo storico del Trentino -è un'azione che appartiene al passato. Forse non ancora al passato remoto, ma comunque prima dell'arrivo del digitale. Nell'era delle pellicole “riprendere” o essere “ripresi” è stata un'esperienza comune a molti. Esperienza e gesto che sono alla “preistoria” di quello che oggi ripetiamo continuamente, usando lo smartphone.

Le “storie in formato ridotto” rimangono però centrali. Il formato non è più quello delle pellicole cinematografiche. Nel Novecento le cineprese divoravano metri di pellicole dai formati più diversi. Oggi la narrazione quotidiana passa attraverso i formato digitali degli smartphone e si espandono nei social.

Storie di vita quotidiana

Le storie in pellicola di migliaia di trentini sono oggi conservate dalla Fondazione Museo storico del Trentino nella sua Cineteca che le ha raccolte nella mostra “Usavamo la pellicola”. “Sono a tutti gli effetti fonti documentarie - ha spiegato il direttore Giuseppe Ferrandi - che entrano a pieno titolo nelle fonti della storia. Sono pezzi di soggettività che raccontano una storia quotidiana narrata e interpretata dagli stessi autori. Questa prima esposizione conferma il loro interesse storico e culturale, ma vuole essere un invito a conservare un patrimonio, a renderlo fruibile per il pubblico. I Musei servono anche a questo”.

Sul valore della mostra si è speso anche il presidente della Fondazione, Giorgio Postal: “Usavamo la cinepresa rientra in maniera adeguata all’interno della nostra missione fondata sul recupero, acquisizione, conservazione e valorizzazione del patrimonio di documenti storici, frutto anche di donazioni, assegnata alla Fondazione”. 

“Dal punto di vista storico - come spiega il curatore Michele Toss - queste pellicole diventano preziosi strumenti per cogliere i cambiamenti dei riti sociali e degli stili di vita, le auto-rappresentazioni e i modelli di comportamento, le trasformazioni dell'ambiente e del territorio del secolo scorso. Le storie in formato ridotto incontrano così la Grande Storia. Utilizzare i film amatoriali - ha continuato Toss - come fonti per la storia consente di guardare al passato attraverso gli sguardi della gente comune. Quelle immagini in movimento, anche se molte volte sono incerte e sfuocate, rappresentano delle forme di soggettività: l'obiettivo della cinepresa offre un punto di vista, una prospettiva attraverso la quale leggere e interpretare la vita quotidiana e i processi sociali”.

La mostra

La mostra ripercorre alcune delle principali tematiche che caratterizzano i film amatoriali. Le selezioni dei filmati verranno periodicamente cambiate per dare spazio alla grande ricchezza di contenuti e di situazioni impresse sulle pellicole da centinaia di cineamatori.

La storia dei “formati ridotti” è strettamente legata anche all'evoluzione tecnologica dei supporti filmici, delle cineprese e degli strumenti di proiezione. In ogni sezione vengono esposti alcuni degli oggetti che hanno contribuito alla diffusione del film amatoriale.

La visita al percorso è accompagnata infine da una colonna sonora composta da alcuni dei brani più famosi della musica italiana. Quelle note e quei versi ricreeranno, almeno in parte, le emozioni e le atmosfere che si vivevano nei salotti di casa durante la proiezione delle pellicole.

La Cineteca si racconta

La Cineteca della Fondazione Museo storico del Trentino prende forma all'inizio degli anni Novanta quando cresce l'interesse per i materiali filmici come documenti per studiare, interpretare e divulgare la storia del Novecento.

Oltre a raccogliere tutto ciò che è edito della produzione cinematografica nazionale e internazionale d'interesse per la storia, l'attenzione si sposta sulla raccolta di film amatoriali e di pellicole in 16mm, 8mm e Super8.

Accanto all'interesse per i materiali filmici, con la nascita del Progetto Memoria per il Trentino inizia a formarsi un corpus di testimonianze audiovisive che danno voce alle esperienze personali e alle memorie di chi ha vissuto i principali avvenimenti del Novecento.

Il patrimonio della Cineteca è in costante crescita grazie a nuovi progetti di ricerca e al contributo di tante persone, famiglie e istituzioni.

I lavoro di recupero delle pellicole è curato in particolare da Lolli Pevarello che ha firmato anche le installazioni video della mostra.

USAVAMO LA CINEPRESA. STORIE IN FORMATO RIDOTTO
Trento – Le Gallerie
Dal 5 luglio 2019 al 3 maggio 2020
Da martedì a domenica, ore 9.00-18.00
Chiuso il lunedì. Ingresso libero

Info:

Fondazione Museo storico del Trentino
Tel. 0461-230842  - www.museostorico.it - comunicazione@museostorico.it

(pff)


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