Martedì, 15 Febbraio 2022 - 13:58 Comunicato 387

Oggi si è tenuta la terza edizione della Conferenza provinciale dei referenti istituzionali dei Distretti famiglia
Il Trentino è laboratorio sulle politiche familiari e la coesione sociale

In questi anni i 20 Distretti famiglia sono cresciuti e sono stati alimentati da tanta passione, coesione e dedizione. Nel meeting si è parlato di azioni per il benessere territoriale, di auto-valutazione, di sistemi di misurazione, di formazione e di traguardi da perseguire. L’Università di Trento ha presentato un lavoro di ricerca sul "Libro Bianco: famiglia e natalità": edito nel 2009, è passato da libro “dei sogni” a testo con valore propulsivo di centinaia di misure concrete a favore della natalità e del benessere familiare. I Distretti hanno permesso alle famiglie di beneficiare di nuovi servizi, incentivi economici, accesso all’abitazione, nuove infrastrutture, politiche di reddito e politiche a favore della natalità e della conciliazione vita-lavoro. Nei Distretti si sta realizzando una forte partnership tra privato e pubblico per armonizzare l’offerta dei servizi alla famiglia accorciando le filiere per essere più competitivi e per sapere rispondere al meglio a futuri eventi pandemici. Il caso Trentino sta diventando un modello: Friuli, Sardegna, Sicilia stanno lavorando su leggi simili sul benessere familiare, stanno nascendo in Italia altre Agenzie per la famiglia, che considerano il Trentino benchmark di riferimento.
Un momento della conferenza con la presentazione del Libro bianco su famiglia e natalità [ Agenzia coesione sociale pat]

Complessivamente sono 20 e vi hanno aderito 929 organizzazioni, di cui 29% pubbliche e 71% private tra Comuni, Comunità di Valle, associazioni familiari, soggetti del Terzo Settore e imprese. 370 azioni realizzate sul territorio solo nell’anno 2020 nonostante la pandemia. Questo in sintesi l’incipit introduttivo della moderatrice della conferenza, Debora Nicoletto, referente dei Distretti famiglia per l’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento.

Presente oggi Nicoletta Carbonari, Commissaria della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, che ha relazionato sulle azioni sul territorio da parte del suo Distretto famiglia, in primis la ricerca costante di nuovi aderenti alla rete e ha commentato: “Ora stiamo lavorando con i comuni e le apt per attivare percorsi tematici dedicati ai portatori di handicap e a coloro che impiegano specifici ausili. Fare rete è l’obiettivo principale che è garante della crescita della coesione sociale”. Mariangela Franch dell’Università di Trento ha presentato il lavoro di ricerca sulla Valutazione di impatto familiare del “Libro bianco su famiglia e natalità”. “Questo lavoro di ricerca – ha detto - è centrato sull’analisi del rapporto tra la costituzione di un Distretto e la qualità della vita di un territorio. Il Libro bianco, edito nel 2009, conteneva la visione della nascita di tante progettualità innovative, tra cui i Distretti famiglia, e ha dato poi spinta ai vari provvedimenti normativi a sostegno delle famiglie. In merito alla qualità della vita i distretti hanno apportato: nuove condizioni di lavoro, hanno permesso alle famiglie di beneficiare di nuovi servizi, incentivi economici, nuove infrastrutture, politiche di reddito e politiche a favore della natalità e della conciliazione vita-lavoro”.

E’ intervenuto a seguire il Dirigente generale dell’Agenzia provinciale per la coesione sociale Luciano Malfer, che ha portato i saluti dell’assessore provinciale Stefania Segnana impossibilitata ad intervenire per impegni istituzionali: “Il Sistema Trentino Qualità Famiglia prevede 36 interventi, tra cui la costituzione dei Distretti famiglia. Importante è capire per ogni Distretto quali sono gli effetti sul territorio e sul benessere delle famiglie e l’attrattività territoriale e aziendale. Da qualche mese ci chiamiamo “Agenzia per la coesione sociale” e siamo più forti di prima in quanto la famiglia fa parte della comunità e, dunque, vogliamo ora agire sul benessere e sulla coesione dell’intero territorio. “Coesione sociale” è un concetto chiave delle politiche europee”. Malfer ha poi illustrato le sei tipologie di welfare: welfare state e i welfare familiare, intergenerazionale, territoriale, aziendale e sportivo ed ha aggiunto: “Il primo Distretto è nato nel 2010 con 39 enti aderenti ed ora siamo arrivati a sfiorare i 1.000 aderenti in pochi anni. I distretti hanno attivato 370 azioni nel 2020 e 549 nel 2021 grazie all’intervento dei nuovi manager territoriali”. Malfer infine ha illustrato gli obiettivi per i prossimi anni per l’Agenzia e i distretti: l’Assegno Unico Provinciale, la “Dote finanziaria per le giovani coppie” per favorire il processo di indipendenza dei giovani facilitando l’accesso al credito, che cresce al nascere dei figli; Protocollo d’Intesa con la Repubblica per il contrasto ai fenomeni criminosi; inglobare nel Family Audit la certificazione Gender Equality Certification e la Certificazione Agile; terzo bando Coliving nel 2022 (il Coliving ha permesso l’arrivo di 5 famiglie a Canal S.Bovo e 4 a Luserna); l’EuregioFamilyPass; il Family Plan e l’attività di sostegno economico alle progettualità dei distretti.”

A seguire si sono alternati gli interventi di vari funzionari dell’Agenzia per la coesione sociale, tra cui Antonella Premate che ha presentato i contributi per i manager territoriali. “E’ il terzo anno che sono erogati e i beneficiari sono le organizzazioni capofila dei distretti famiglia. Il manager deve essere inscritto al Registro provinciale dei Manager territoriali e la Pat sostiene fino ad un massimo dell’80% del costo annuo sostenuto dall’Organizzazione capofila”. 

Chiara Martinelli ha presentato il sondaggio “Riemergere2”: “Il questionario avrà lo stesso format del primo diffuso nel 2020 durante il lockdown. Gli attori sono Pat, Fondazione Demarchi, Unicef, Ordine psicologi e Terzo settore. L’obiettivo è di rilevare l’impatto della pandemia sulla popolazione trentina e bisogni e necessità nel post-Covid. Al primo avevano risposto 21.000 persone tra cui tantissimi giovani. Nel questionario Riemergere2 daremo loro più spazio per renderli protagonisti nella dimensione familiare, scolastica, affettiva, ecc. La novità è che per gli adulti sono state aggiunte domande sulla conciliazione famiglia-lavoro, cura degli anziani e dei disabili e sull’impegno all’interno della comunità, anche di volontariato.”

A seguire Debora Nicoletto ha presentato l’attività formativa obbligatoria e facoltativa per i manager territoriali per l’anno 2022, e Francesca Tabarelli ha illustrato il Distretto famiglia per lo sport per “consentire alle famiglie in difficoltà economica e alle famiglie numerose con determinati requisiti di iscrivere i propri figli ai corsi sportivi. I destinatari sono minorenni tra 8 e 18 anni con residenza in un comune trentino e in possesso dell’EuregioFamilyPass. L’ammontare del contributo: alle famiglie numerose per ciascun figlio 100 euro e 200 euro ai fgli delle famiglie in difficoltà economica”. Giuditta Aliperta ha presentato l’EuregioFamilyPass che è la family card valida nei tre territori dell’Euregio (Trentino, Alto Adige e Tirolo) per le famiglie con figli minorenni. Ha ricordato che sono in atto progettualità per capire come espandere la platea delle tariffe agevolate e delle scontistiche per le famiglie, che ad oggi sono oltre 800. 

Laura Castegnaro ha parlato dei bandi per le Pari Opportunità, che servono a sostenere progetti per contrastare la violenza sulle donne ed ha dichiarato: “Nel totale per i bandi abbiamo a disposizione 90.000 euro, di cui 75.000 per progetti annuali e 15.000 per iniziative di sensibilizzazione. Il contributo massimo è l’80% delle spese ammissibili. Possono beneficiarne soggetti privati senza scopo di lucro. Priorità è che sia garantito almeno un progetto per Distretto famiglia e verranno assegnati punteggi aggiuntivi per soggetti che hanno la certificazione Family in Trentino e/o Family Audit.”

Patrizia Pace ha presentato l’ecosistema dei servizi estivi che è “una filiera educativa che offre servizi di conciliazione famiglia-lavoro, caratterizzati da maggior flessibilità, per colmare il vuoto dei servizi dato, ad esempio, dalla chiusura estiva delle scuole dell’obbligo. La filiera offre contesti sicuri sul piano sanitario, opportunità di lavoro e il coinvolgimento del volontariato. I servizi coprono tutta l’annualità, non solo il periodo estivo, e sono ad esempio: baby sitter, Tagesmutter, swim family, volontariato (oratori, scout), colonie marine, alternanza scuola/lavoro”.

Renza Pecoraro ha infine presentato gli interventi economici erogati dalla Pat  per favorire i soggiorni socio-educativi estivi: “Possono accedere ai contributi, finalizzati a realizzare soggiorni estivi, le organizzazioni senza scopo di lucro e il servizio è prestato per bambini/giovani tra 3 e 18 anni, residenti in Trentino. Le tipologie sono: colonia diurna, campeggio e soggiorno permanente”.

(an)


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