
"La situazione attuale è diversa da quella di qualche anno fa, perché le discariche stanno completando il loro ciclo, e occorre quindi prendere una decisione - ha sottolineato il vicepresidente Tonina in apertura dell'incontro con il Coordinamento provinciale imprenditori - L'ipotesi sul tavolo, come è noto, è quella di un impianto di trattamento dei rifiuti con recupero energetico da realizzare nei prossimi anni e farlo, o in Trentino - se si troverà una condivisione – o attraverso il conferimento ad impianti fuori regione, ma con costi maggiori. Io ritengo che, per un motivo etico, la nostra provincia dovrebbe avere la responsabilità di gestire al proprio interno la questione dei rifiuti". Anche perché esportare rifiuti, ha chiarito il direttore Menapace, espone a incertezze, visto che eventi critici e inaspettati potrebbero chiudere sbocchi verso l'esterno che prima erano dati per certi.
Il dimensionamento dell'impianto dovrebbe essere tale da poter ricevere tutti i rifiuti trentini, con una capacità di gestione di 60.000 tonnellate massime, mentre si sta ragionando anche sul fronte della tecnologia da applicare. Prima di decidere, ci saranno una serie di valutazioni tecniche, accanto a una verifica degli aspetti economici relativi, tra l'altro, ai costi di realizzazione e gestione dell'impianto di trattamento con recupero energetico.
Due le ipotesi in campo proposte da FBK e Università, la prima per un termovalorizzatore e la seconda per un impianto senza combustione con gassificazione dei rifiuti e recupero di materie prime. La Giunta provinciale sulla base degli elementi raccolti nel Piano, degli ulteriori approfondimenti tecnici ed economici in corso nonché dei contributi provenienti dalla fase partecipativa, entro l'anno deciderà le strategie a lungo termine nella gestione della frazione indifferenziata dei rifiuti.
Per il Cpi erano presenti, tra gli altri, il presidente Marco Segatta (Artigiani), Marco Fontanari (Confcommercio), Roberto Busato (Confindustria), Laura Licati (Asat), Germano Preghenella (Federazione trentina della Cooperazione), Aldi Cekrezi (Confesercenti). Da parte del Coordinamento provinciale imprenditori è arrivato l'apprezzamento per il lavoro svolto dalla Provincia attraverso il piano rifiuti, ed è stata sottolineata l'importanza di arrivare ad una chiusura del ciclo rifiuti dentro il territorio provinciale, anche attraverso decisioni meditate, ma rapide, sulle migliori tecnologie di impianto, che possono essere una opportunità energetica per il Trentino.