Sono circa 110 gli studenti e le studentesse delle classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado che lunedì 21 e martedì 22 settembre hanno seguito le proposte didattiche della Fondazione Museo storico del Trentino in luoghi diversi della città. Tutte attività dedicate al racconto della città di Trento attraverso l'uso del metodo storico.
Due laboratori si sono tenuti alle Gallerie di Piedicastello: “Chi dice cosa” ha permesso di fare un'introduzione al metodo della ricerca storica: cosa sono le fonti, cosa ci raccontano, come si utilizzano; “Alla ricerca dell'acqua perduta” ha invece fatto scoprire i mutamenti della città di Trento, dall'antichità fino ai giorni nostri, in relazione al suo fiume e alle forme urbanistiche che ha assunto nel corso del tempo.
Alcune tappe nel centro della città hanno inoltre mostrato come Trento sia cambiata nel corso dell'Ottocento perdendo due elementi con i quali "dialogava" da secoli: il suo fiume e le sue mura.
Una “caccia al tesoro” in piazza Dante ha aiutato gli studenti a scoprire come sono nati i giardini e quali storie raccontano i vari monumenti che la piazza ospita.
Infine, la visita al forte di Cadine, ha condotto gli alunni all'interno di una fra le prime strutture fortificate costruite dagli austriaci in Trentino.
Le iniziative svolte in questi due giorni di interruzione della normale attività scolastica rientrano all'interno dell'accordo di collaborazione - siglato pochi giorni fa - tra la Fondazione e l'Istituto comprensivo Trento 6, con l’obiettivo di promuovere i rapporti di collaborazione tra le due istituzioni riguardo l’erogazione di servizi a supporto dell’attività didattica, la formazione del personale docente, la valorizzazione delle buone pratiche educative in materia di storia e di educazione alla cittadinanza.
