Sabato, 04 Giugno 2022 - 13:12 Comunicato 1661

Il Festival ricorda l'economista Jean-Paul Fitoussi

FESTIVAL ECONOMIA TRENTO - La comunità del Festival dell’Economia di Trento ha ricordato stamani Jean-Paul Fitoussi, economista di rilevanza internazionale e premio Nobel, scomparso ad aprile. Professore emerito a SciencesPo, docente alla Luiss di Roma e membro del Center for Capitalism and Society delle Columbia University, Fitoussi era tra gli ospiti attesi alla XVII edizione del Festival, di cui è stato protagonista per anni.
Il commosso ricordo della moglie Annie e le parole del direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini hanno aperto l'incontro dedicato a Fitoussi. "Aveva una passione civile straordinaria - ha detto Tamburini - e una grande capacità di analisi critica. Se il Festival dell'Economia è diventato così importante è anche grazie al suo prezioso contributo".
Festival Economia 2022: al Teatro Sociale “In ricordo di Jean Paul Fitorussi, un economista non dogmatico” (da destra il giornalista Il Sole 24 Ore Cheo Condina, il premio Nobel Edmund Phelps, a sinistra l'economista Giovanni Tria)

Molti gli interventi che hanno voluto tracciare un profilo dell'economista francese, a cominciare dal Premio Nobel Edmund Phelps, suo grande amico. "Lo incontrai 40 anni fa - ha detto - e grazie a lui la mia vita professionale è cambiata. Lottava affinché i governi potessero affrontare i problemi sociali, quelli delle persone a reddito più basso". 

"E' stato un grande anticipatore - ha ricordato il ministro Enrico Giovannini in video collegamento - con il quale ho lavorato molto in seno all'Ocse. Un'esperienza straordinaria, di rottura, grazie alla quale, oggi, in molti paesi del mondo si è affermato il concetto di economia sostenibile. Fitoussi - ha aggiunto il ministro - ha combattuto contro teorie vecchie che non avevano previsto - ad esempio - la crisi finanziaria del 2008. Le cose si possono cambiare - ha concluso - ma bisogna esserne convinti". 

"Fitoussi era un dissacratore, un uomo ironico, ma con una logica rigorosa - ha detto l'economista Giovanni Tria. Secondo lui l'economia doveva aiutare ad affrontare i problemi sociali e a diminuire le disuguaglianze". Per questo Fitoussi, come hanno riconosciuto tutti sul palco del Teatro Sociale, andava spesso controcorrente, cercando di uscire dalle teorie economiche vecchie ed obsolete. Gli economisti dovevano sforzarsi - secondo Fitoussi - di trovare le chiavi nel buio, ovvero nuove teorie al servizio della società. Molti degli interventi hanno evidenziato la sua battaglia per l'aumento dei salari e del rischio, da lui paventato, di combattere l'inflazione aumentando la disoccupazione.

E' stata infine ricordata la sua sfida contro le politiche di austerità, una costante del suo impegno. Per lui - come ha evidenziato il professor Massimo Egidi - l'economia doveva essere una scienza morale, che si occupava delle classi più svantaggiate.

Per ricordare Fitoussi sono intervenuti anche: Luigi Bonatti (Università di Trento), Marco Cattaneo (Chairman Cpi Private Equity), Marcello Messori (Luiss), Stefano Sylos Labini (ricercatore Enea) e Luigi Paganetto ( Università di Roma Tor Vergata).

(fm)


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