Nella primavera del 2011 in un paesino dell'Italia centrale una coppia di giovani arabi affittano una casa vicino ad un convento di frati francescani. La loro presenza disturba fin da subito la quiete del paese: la piccola comunità non ha mai avuto contatti con “stranieri” e la nuova famiglia viene isolata. I frati, Santino e Bulio, osservano con interesse questa nuova situazione e si chiedono come possano far incontrare queste due culture così diverse e apparentemente così lontane fino a quando accadrà qualcosa che avvicinerà le due culture.
Carlo La Manna è l'autore dei testi, ha vissuto questa storia attraverso il contatto diretto con i protagonisti. Ha alterato i loro nomi e documentato i passaggi chiave dell’evento. Al temine di questa vicenda, all’interno del convento, è stata aperta una piccola moschea dove i musulmani si ritrovano ogni giorno a pregare vicino ai frati: linguaggi differenti che s’intrecciano sulla strada della fede.
La narrazione viene magistralmente accompagnata dalla musica originale di Daniele Di Bonaventura. Il polistrumentista marchigiano sviluppa il suo lessico, attraversando stralci di musica contemporanea, con lo sguardo fisso sulla strada da percorrere e consapevole dei propri mezzi, che lo portano ad esaltarsi sia con piccoli strumentini a percussione e a fiato, ma soprattutto con il suo strumento per eccellenza: il bandoneon.
Informazioni:
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