L'assessore Spinelli ha esordito ringraziando quanti hanno lavorato per sostenere questo progetto "che viene dal territorio" e che ha consentito di sanare le ferite della Tempesta Vaia: "L'autunno del 2018 fu un momento drammatico e forte per la comunità trentina, il nostro territorio ha subito uno sradicamento, una perdita che non fu solo del patrimonio boschivo, degli alberi, una sorta di smarrimento. Ecco, oggi con questa operazione rimettiamo le radici, non a caso il bosco è dedicato ai trentini che lasciarono il nostro paese, essi rappresentano la nostra storia", sono state le parole dell'assessore provinciale.
Il sindaco Zanlucchi ha quindi spiegato come oggi siano presenti "le generazioni future e il passato, che è vivo in questa comunità, ben salda sul proprio territorio", e quindi ha letto una lettera inviata dal vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, che era stato invitato alla cerimonia.
Sono stati quindi piantagli alberi per i nuovi nati del territorio e poste le targhe sugli alberi dedicati agli emigrati trentini.
Il dirigente del Sova Mezzanotte, il progettista Francesco Zecchini e i due direttori lavori Andrea Nadalini e Massimo Ioriatti hanno quindi illustrato il progetto, iniziato a fine 2022 con le prime lavorazioni di pulizia, l’estirpazione delle ceppaie e del legname residuo dalle lavorazioni di esbosco post Vaia, nonché il livellamento del terreno. Le piantine ordinate al Vivaio forestale del Casteler lo scorso anno sono state 2440, di cui 230 da alberatura con altezza di oltre 1,5 metri mentre le rimanenti da rimboschimento a radice nuda. Le piante sono state messe a dimora dagli operai del Progettone e della cooperativa Lusernar, secondo le indicazioni del Servizio Foreste provinciale, avvalendosi dell’esperienza e della competenza dei custodi forestali di zona, Marco Pacher e Nicola Benedetti. Proprio i custodi hanno fornito indicazioni precise per la piantumazione: ad esempio sul pendio più ripido sono stati piantumati i larici che, grazie alle loro radici profonde, consentiranno di mettere in sicurezza il versante. Dove possibile si sono preservati i nuclei di rimboschimento naturale già esistenti; vicino ad ogni alberatura è stato posizionato un palo di sostegno in castagno ed è stato realizzato un impianto di irrigazione manuale e temporaneo, per consentire il perfetto attecchimento degli alberi piantumati in vista anche della stagione calda.
Il progetto si è completato con la realizzazione di stradine ai lati del futuro bosco, di due sentieri di collegamento, nonché di una staccionata di protezione sulla stradina a sud. Infine sono stati creati dei corridoi visivi per i fruitori dell'area, affinché dalla parte più alta si possano avere delle visuali su Cima d’Asta o sul Pizzo di Levico, mentre nella parte a valle sono state volontariamente lasciate delle zone nude per consentire piantumazioni per i “nuovi nati” e le feste degli alberi delle scuole elementari del Comune.
Principali dati tecnici:
- L'importo totale dei lavori € 130.000
- Progettazione dott. Forestale Francesco Zecchini su incarico dell’amministrazione comunale
- Direzione lavori S.O.V.A: Andrea Nadalini e Massimo Ioriatti
- Direzione cantiere CLA: Marco Campana
- Sicurezza CLA: Stefano Bort
- Inizio novembre 2022, fine lavori luglio 2023
- Cooperativa/ditte esecutrici: Cooperativa Lusernar – Luserna, Baldessari Mattia (Movimenti terra) - Trento
- Finanziamento L.P. 32/90 "Interventi provinciali per il ripristino e la valorizzazione ambientale"
- Manodopera impiegata 4 operai per 3 mesi pari a 12 mensilità lavorate
Riprese e interviste a cura dell'Ufficio stampa
Assessore Spinelli
Sindaco Zanlucchi
Vittorino Rodaro, Trentini nel Mondo
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