Giovedì, 22 Ottobre 2015 - 02:00 Comunicato 2637

Siamo 537.000, mediamente in buona salute ma un po' più vecchi di 30 anni fa
ISPAT: SUL WEB LA QUINTA EDIZIONE DI "CONOSCERE IL TRENTINO"

Come previsto dal calendario di diffusione delle pubblicazioni, l'Istituto di statistica della provincia di Trento (ISPAT) diffonde oggi sul web la quinta edizione del volume "Conoscere il Trentino". La pubblicazione si inserisce nella produzione editoriale dell'ISPAT e fornisce un profilo sintetico dei principali aspetti ambientali, sociali ed economici del Trentino. Il quadro generale è quello di un Trentino che a fine dicembre 2014 contava una popolazione residente di 537.416 abitanti. L'età media è in crescita e si attesta sui 43 anni (erano 38 nel 1986). I trentini sono mediamente sempre più istruiti e in salute, soddisfatti delle relazioni umane e familiari e un po' meno per la disponibilità di tempo libero. Sul piano economico crescono i servizi - in particolare nel settore del turismo - come pure l'imprenditoria femminile e le imprese aperte da persone non nate in Italia (di provenienza comunitaria ed extracomunitaria).
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Anche questa edizione, come già le precedenti, affronta alcune nuove tematiche, quali la mobilità, il peso l'imprenditoria femminile e straniera sul totale, la tematica della certificazione di qualità dei prodotti agroalimentari, le nuove povertà. Le informazioni sono raccolte e presentate in modo da renderle facilmente consultabili sia al lettore esperto che ad un pubblico di non addetti ai lavori. E' in corso la predisposizione della pubblicazione anche per la diffusione cartacea.
Ma vediamo più da vicino alcuni dati contenuti nel volume.
Al 31 dicembre 2014 la popolazione residente in Trentino ammonta a 537.416 abitanti, distribuiti in 217 Comuni. In poco meno di un secolo la popolazione è cresciuta di circa il 32% (nel 1921 la popolazione residente era pari a 409.845 abitanti) e il numero dei comuni si è ridotto del 41% (erano 370 nel 1921). Parallelamente all'aumentare della popolazione è cresciuta l'età media della stessa, che è passata dai 38 anni del 1986 ai 43 anni del 2014. Nonostante l'invecchiamento progressivo, l'80% circa della popolazione dichiara di godere di buona salute. La popolazione trentina si mostra soddisfatta delle relazioni con familiari e amici, mentre evidenzia qualche insoddisfazione maggiore rispetto al tempo libero.
Negli anni si è assistito ad un costante e progressivo innalzamento del livello di istruzione della popolazione residente: gli analfabeti e gli alfabeti privi del titolo di studio sono meno dell'1% della popolazione, mentre la quota di diplomati e laureati è pari al 56% (era il 15% nel 1981).
Circa il 30% degli studenti si muove verso le rispettive destinazioni a piedi e il 72% con un mezzo, privilegiando il mezzo pubblico (52%).
Negli spostamenti degli adulti solo il 15% delle persone si reca a piedi al lavoro, mentre ben l'85% utilizza un mezzo, preferendo l'automobile (71%). Solo l'8% dei lavoratori si muove con un mezzo pubblico.
Il numero di imprese attive in Trentino la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone non nate in Italia si attesta intorno alle 3mila unità, di cui circa 700 con imprenditore cittadino dell'Unione Europea.
Per quanto riguarda l'imprenditoria femminile sono circa 9mila le imprese registrate in cui la percentuale di partecipazione femminile risulta superiore al 50%, e rappresentano circa il 17% del totale delle imprese registrate in Trentino.
Si è rilevata una leggera riduzione di operatori agroalimentari di qualità D.O.P. e I.G.P. dal 2004 ad oggi. Nel 2013 sono circa 4.500 i produttori, più di 700 gli allevatori e la superficie interessata è pari a circa 6.000 ettari.
Tra i servizi privati un notevole sviluppo lo ha fatto registrare il turismo, elemento di specializzazione dell'economia del Trentino: dal 1986 ad oggi i posti letto negli esercizi alberghieri e complementari sono cresciuti del 23% e quelli degli alloggi privati e nelle seconde case del 20%. Nello stesso periodo le presenze sono aumentate del 50% circa negli esercizi alberghieri e complementari e del 30% nelle seconde case, mentre sono calate del 34% negli alloggi privati. Il trend di crescita delle presenze è stato determinato in maniera consistente dalla componente straniera, il cui peso percentuale è passato dal 20% degli anni Novanta a poco più del 40% degli anni recenti.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell'ISPAT all'indirizzo: www.ispat.provincia.tn.it
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