Sabato, 29 Dicembre 2012 - 02:00 Comunicato 4057

Le deduzioni, avanzate dal presidente Lorenzo Dellai, saranno sottoposte alle parti sociali prima della definitiva approvazione
IRAP, LE PROPOSTE DELLA GIUNTA PER LE AGEVOLAZIONI A FAVORE DELLE IMPRESE

La legge finanziaria 2013 della Provincia autonoma di Trento ha previsto una specifica disciplina per l'introduzione in Trentino di agevolazioni Irap da parte delle imprese che applicano accordi o contratti aziendali o territoriali di secondo livello per garantire al tessuto imprenditoriale ed economico l'incremento della produttività. Nella seduta odierna, la giunta provinciale ha fatto propri i principi, approvando la proposta da sottoporre ora alle parti sociali, con cui si definiscono nel dettaglio le proposte di sgravio fiscale. In dettaglio sono sette i punti fondanti del documento. Si parte dagli incrementi salariali agevolabili, per cui si prevede la deduzione sulla base imponibile dell'Irap dovuta alla Provincia delle somme erogate ai dipendenti del settore privato correlati ad incrementi di produttività, per passare all'ambito applicativo delle agevolazioni, con l'estensione della deduzione Irap del salario di produttività a tutti i settori economici (salvo alcune eccezioni), al limite di importo complessivo degli incrementi salariali deducibile per dipendente (5 mila euro annui), all'esclusione delle agevolazioni per le retribuzioni di produttività corrisposte ai soli dipendenti del settore privato il cui costo del lavoro sia totalmente deducibile dall'Irap per la normativa nazionale, all'assenza (diversamente dalla normativa statale sulla detassazione Irpef in favore dei lavoratori) di limite di reddito dei beneficiari. Inoltre il documento di giunta quantifica l'onore complessivo in 12 milioni di euro annui per il triennio 2013-2015 e l'ipotesi dell'applicabilità della clausola di salvaguardia, contenuta nella legge finanziaria provinciale 2013 (comma 4, articolo 12) alla luce delle agevolazioni Irap previste dal legislatore nazionale nella recente legge di stabilità 2013. Così come previsto dalla finanziaria provinciale 2013, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della stessa legge, la giunta stabilirà, sentite le Parti sociali, con delibera il limite di importo complessivo degli incrementi salariali deducibile per dipendente, sino ad un massimo di 5.000 euro annui e le altre disposizioni necessarie per l'applicazione dell'agevolazione, comprese le condizioni di accesso ai benefici.
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Il Trentino interpreta, ancora una volta, le opportunità offerte dallo Statuto di autonomia per ridurre il cuneo fiscale che grava sul lavoro e le imprese. Forte delle novità introdotte con la legge finanziaria provinciale 2013 proprio in materia di deduzione della base imponibile Irap, la giunta provinciale ha approvato su istanza del presidente Lorenzo Dellai, una serie di misure concrete che ora saranno proposte per la condivisione alle parti sociali, per poi essere approvate in via definitiva per il triennio 2013-2015.
Le proposte della giunta provinciale si articolano in sette punti.
1) Incrementi salariali agevolabili.
La proposta è di consentire la deduzione dalla base imponibile dell'IRAP dovuta alla Provincia delle somme erogate ai dipendenti del settore privato correlate ad incrementi di produttività, in attuazione di accordi di secondo livello (territoriali o aziendali). In particolare, tali accordi dovranno individuare le voci del salario accessorio strettamente legate, negli specifici contesti produttivi, al raggiungimento degli obiettivi di produttività. A tal fine, i predetti accordi dovranno essere sottoscritti entro il primo semestre 2013. Saranno comunque ritenuti validi, ai fini dell'agevolazione, gli accordi (territoriali o aziendali) già sottoscritti nel 2012, purché riportanti le voci salariali correlate ad incrementi di produttività.
2) L'ambito applicativo dell'agevolazione.
Il documento di giunta intende estendere la deduzione IRAP del salario di produttività a tutti i settori economici. Sono previste tre eccezioni: a) Le nuove iniziative produttive (per tali soggetti è già prevista l'esenzione IRAP per un quinquennio e quindi non può essere prevista una deduzione dalla base imponibile, visto che sulla medesima base imponibile non si pagherà alcuna imposta); b) Il settore agricolo e della piccola pesca, in quanto i soggetti che operano in questi settori, già beneficiano di un'aliquota IRAP nella Provincia di Trento fortemente ridotta, pari allo 0,90 per cento; c) Il settore pubblico, per il quale la norma provinciale limita l'agevolazione al solo salario di produttività erogato a dipendenti del settore privato
3) Il limite di importo complessivo degli incrementi salariali deducibile per dipendente.
Su questo punto la giunta ha fissa il tetto a 5 mila euro annui per dipendente, in coerenza con l'impegno assunto nel Protocollo d'intesa e coincidente con il limite massimo previsto dalla norma. Tale importo - sempre secondo il documento di giunta - risulta compatibile con l'onere previsto dalla Provincia autonoma di Trento di 12 milioni di euro annui.
4) Esclusione dalle agevolazioni.
L'agevolazione sarà esclusa per le retribuzione di produttività corrisposte ai soli dipendenti del settore privato il cui costo del lavoro sia già totalmente deducibile dall'IRAP ai sensi della normativa nazionale o provinciale. Il riferimento è all'art. 11 del decreto legislativo 446/97, che prevede l'integrale deducibilità IRAP delle spese relative agli apprendisti, ai disabili e delle spese per il personale assunto con contratti di formazione e lavoro, nonché all'articolo 12 della legge finanziaria provinciale 2013, che prevede l'integrale deducibilità IRAP del costo del lavoro dei dipendenti assunti a tempo indeterminato a seguito di contratti di solidarietà espansiva (è evidente, infatti, che non è possibile consentire la deduzione IRAP di una quota parte della retribuzione, laddove l'intera retribuzione di quel dipendente sia già per legge integralmente deducibile dall'IRAP).
5) Alcun limite di reddito.
L'esecutivo provinciale non prevede, diversamente dalla normativa statale sulla detassazione Irpef in favore dei lavoratori, alcun limite di reddito dei beneficiari.
6) Oneri per 12 milioni di euro all'anno.
Le stime quantificano l'onere complessivo in 12 milioni di euro all'anno per il triennio di validità dell'agevolazione 2013-2015. Complessivamente la misura inciderà per 36 milioni di euro in sgravi per le imprese e le aziende trentine.
7) Clausola di salvaguardia.
La giunta si riserva di valutare l'applicabilità della clausola di salvaguardia - contenuta nella finanziaria provinciale 2013 (comma 4, articolo 12) e inserita anche nel Protocollo d'intesa del 5 dicembre 2012 - alla luce delle agevolazioni IRAP previste dal legislatore nazionale nella recente legge di stabilità 2013. Quest'ultima (articolo 1, comma 484) prevede, a decorrere dall'anno 2014, una serie di agevolazioni IRAP, tra cui l'incremento della deduzione forfettaria per ciascun lavoratore dipendente a tempo indeterminato impiegato nel periodo d'imposta. Sempre la legge di stabilità 2013 (comma 485) specifica però che entro il 31 dicembre 2013 il Governo "regola i rapporti finanziari con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano in modo che sia garantita l'invarianza delle risorse spettanti a legislazione vigente alle stesse regioni e province autonome". Su questo aspetto, la giunta provinciale si ritiene che lo stanziamento di 12 milioni annui e la deducibilità del salario di produttività nel limite di 5.000 euro annui per dipendente sia compatibile anche per l'anno 2014 e 2015 con le nuove deduzioni IRAP previste a livello statale dalla legge di stabilità 2013, subordinatamente all'effettiva applicazione da parte dello Stato del comma 485 in ordine alla garanzia dell'invarianza delle risorse spettanti a legislazione vigente alla Provincia. In caso contrario, la Giunta, forte della finanziaria provinciale 2013 (comma 4, articolo 12), provvederà ad adottare entro il mese di aprile di ciascun anno le necessarie determinazioni per assicurare la sostenibilità finanziaria delle agevolazioni IRAP correlate al costo del lavoro.
(pff) -