Giovedì, 03 Luglio 2014 - 02:00 Comunicato 1689

L'Assessore provinciale all'Ambiente Mauro Gilmozzi replica al Commissario per l'Ilva Ronchi
INQUINAMENTO DA IPA: TRENTO NELLA MEDIA ITALIANA

"Dichiarazioni del tutto infondate, che non trovano riscontro nei dati" così l'assessore provinciale all'ambiente Mauro Gilmozzi replica a quanto attribuito al Commissario per l'Ilva di Taranto Edo Ronchi, il primo luglio scorso sul Fatto quotidiano. Ronchi definisce Trento come la città in Italia dove vi sia nell'aria la maggiore concentrazione di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici). "Il Trentino è nella media della altre regioni italiane" precisa Gilmozzi" evidenziando come non vi siano misurazioni che possano confermare quanto affermato da Ronchi.-

"Dichiarazioni del tutto infondate, che non trovano riscontro nei dati" così l'assessore provinciale all'ambiente Mauro Gilmozzi replica alle dichiarazioni del Commissario per l'Ilva di Taranto Edo Ronchi, apparse il primo luglio sul Fatto quotidiano. Ronchi definisce Trento come la città in Italia dove vi sia nell'aria la maggiore concentrazione di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici). "Il Trentino è nella media della altre regioni italiane" precisa Gilmozzi" evidenziando come non vi siano misurazioni che possano confermare quanto affermato da Ronchi

L'Agenzia per l'Ambiente della Provincia autonoma di Trento rivela che dal semplice e diretto confronto dei dati disponibili appare evidente come i valori a Trento risultino essere sostanzialmente nella media con le altre città d'Italia e non certo fra le situazioni dove è maggiore è la presenza di IPA. A conferma di questo, quale primo dato, si riportano le concentrazioni annuali di benzo(a)pirene - B(a)P - misurate a Trento città, precisando che il B(a)P è il composto preso a riferimento per la valutazione degli IPA ed è l'unico di questo gruppo che vede fissato in norma un "valore obiettivo", valore pari ad un nanogrammo per metro cubo quale media annuale.

La tabella dimostra come le concentrazioni di B(a)P misurate a Trento negli ultimi cinque anni, ad eccezione del 2010, sono quindi risultate essere leggermente superiori al 'valore obiettivo'.
Quale elemento di confronto si riportano di seguito le concentrazioni medie annue di B(a)P misurate nel 2012 in alcune altre regioni italiane. I dati sono quelli ufficialmente trasmessi alla Commissione Europea e sono reperibili sul sito http://cdr.eionet.europa.eu/it/eu/annualair.

Altra ed ulteriore precisazione importante deve essere fatta rispetto a quanto riportato dall'articolo, laddove si parla genericamente di IPA misurati con lo strumento ‘Eco-chem Pas 2000', strumento che misura il totale degli IPA, ma non in grado di operare alcuna distinzione fra i singoli composti. Questo rende quindi impossibile individuare direttamente gli effettivi livelli di concentrazione del B(a)P.
E' inoltre importante evidenziare come il totale di IPA, riportato dall'articolo del Fatto quotidiano e compreso fra i 17 ed i 36 nanogrammi al metro cubo, risulti essere un valore ‘normale' in ambito urbano, dove con ‘normale' non si vuole assolutamente esprimere un giudizio di merito (alto o basso), ma solamente il fatto che si tratta di un valore che si riscontra facilmente in molte delle nostre città. -