Sabato, 09 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1710

Organizzato da Accri e Unimondo con la partecipazione dell'assessore Beltrami
INCONTRO SULLE SPECULAZIONI ALIMENTARI PER I 40 ANNI DELLA FOCSIV

Le incognite dell'economia "virtuale", quella dei futures, delle speculazioni finanziarie, ed i loro riflessi sulla vita reale, in particolare sulle produzioni agroalimentari, sono state al centro dell'incontro organizzato ieri presso il Centro di formazione alla solidarietà internazionale di Trento da Accri e Unimondo, nell'ambito del quarantennale della Focsiv, la più importante federazione italiana di ong. Presenti alla serata Riccardo Moro, economista, docente di Politiche dello sviluppo, Gianfranco Cattai, presidente della Focsiv e l'assessore provinciale alla solidarietà internazionale Lia Giovanazzi Beltrami.-

Sono un miliardo le persone che soffrono la fame nel mondo. Sono milioni i produttori di riso, mais, granoturco continuamente esposti al rischio povertà a causa delle fluttuazioni dei prezzi dei prodotti alimentari sui mercati mondiali. C'è chi dice che la crescita dei prezzi sia inarrestabile, per molti motivi: perché la popolazione aumenta, perché la terra viene impiegata sempre più intensivamente per produrre mangimi per gli animali e "biodiesel", per gli effetti dei cambiamenti climatici. Eppure, sul lungo periodo, i prezzi dei generi di base si rivelano stabili o addirittura in leggera flessione. Cosa determina dunque fenomeni come quello verificatosi nel 2008, con prezzi al consumo di riso e mais addirittura quadruplicati, e conseguenti "rivolte del pane" scoppiate in molti paesi poveri del mondo? Le speculazioni finanziarie rese possibili in particolare dal mercato dei derivati, dei futures.
Di questo si è parlato ieri sera nell'incontro organizzato a Trento per i quarant'anni della Focsiv, federazione che in Italia raccoglie 65 organismi impegnati sul fronte della solidarietà internazionale e dell'appoggio ai tanti missionari sparsi per il mondo, con profonde radici anche in Trentino: tra i suoi fondatori, nei primi anni '70, troviamo infatti il Glam (Gruppo laici di aiuto ai missionari), nato a Trento per iniziativa della diocesi, inizialmente per supportare il lavoro dei missionari trentini in Brasile.
Ad aprire la serata l'assessore Beltrami, che ha esposto quello che ormai può essere definito il "modello Trentino": cooperazione di comunità, basata sul mutuo scambio e su un'intenso lavoro di carattere culturale, valorizzazione della risorsa rappresentata dai "nuovi trentini", iniziative che coniugano solidarietà internazionale, dialogo e risoluzione pacifica dei conflitti, come Officina Medio Oriente. Un approccio, come sottolineato da Cattai, che è anche quello della Focsiv, nel suo andare ben oltre la "filantropia", per mettere davvero in discussione i comportamenti che danneggiano gli altri, che feriscono i più deboli. Da dove ripartire allora? Dalla cultura, certo. Da un'Europa che sia in primo luogo dei cittadini e che desista dal voler mercificare tutto. Dall'insegnamento contenuto dall'enciclica "Caritas in veritate", da un'economia di mercato che sia ispirata da principi di giustizia, in definitiva dal mondo reale, quello che la finanza ha sacrificato sull'altare del profitto. Nello specifico, anche dalla campagna "Sulla fame non si specula", che segue a quella sul debito e che sta raccogliendo il consenso di un numero crescente di cittadini e di testimonial illustri, oltre che di associazioni e di enti locali.

Info:
www.focsiv.it
www.sullafamenonsispecula.org

Immagini a cura dell'Ufficio stampa -