Venerdì, 13 Novembre 2015 Comunicato 2866

Dal 15 novembre una nuova grande mostra a Le Gallerie di Piedicastello
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA "35-45: GUERRE E TOTALITARISMI IN UNA REGIONE DI CONFINE"

Si inaugura sabato 14 novembre alle 18 a Trento, presso Le Gallerie di Piedicastello, la nuova mostra annuale della Fondazione Museo storico del Trentino, curata da Tommaso Baldo, Lorenzo Gardumi e Anselmo Vilardi. Un'esposizione che affronta il terribile decennio 1935-1945 e, per la prima volta in Italia, getta uno sguardo globale su Trentino, Alto Adige e Tirolo austriaco, in una prospettiva transfrontaliera. "Una mostra che non vuole in alcun modo essere celebrativa – afferma Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino – ma desidera fornire una rielaborazione critica del passato, per rafforzare, sul piano del profilo culturale, il progetto di una regione europea".
All'inaugurazione, assieme ai curatori, saranno presenti la presidente del Consiglio regionale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige Chiara Avanzo e il direttore Giuseppe Ferrandi. Il percorso espositivo sarà visitabile fino al 5 settembre 2016.-

La prima e la seconda guerra mondiale aprono e chiudono un'epoca d'instabilità, conflitti e violenze che attraversano e oppongono le nazioni europee. Si assiste in particolare all'avvento di regimi autoritari/totalitari in gran parte d'Europa, dittature che sfruttano la paura del comunismo, il malcontento socio-economico e attuano una propaganda pervasiva, ideologica, nazionalista, imperialista e razziale.
La mostra 35-45: guerre e totalitarismi in una regione di confine propone una lettura del periodo 1935-1945 in un'ottica locale, evidenziando gli effetti che questo decennio produsse nelle provincie di Trento, Bolzano e nel Land Tirol. "Territori di confine" che i totalitarismi utilizzano, per molti aspetti, come un vero e proprio laboratorio di sperimentazione.
Il percorso espositivo si snoda attraverso una sorta di pellicola fotografica/cinematografica lungo i 300 metri della Galleria nera; un allestimento in grado di affrontare temi diversi: la nazionalizzazione e la mobilitazione della popolazione attuate dal fascismo e dal nazismo, la propaganda ideologica, l'antisemitismo e la persecuzione razziale, le guerre d'Etiopia, di Spagna e il secondo conflitto mondiale, fino a considerare le vicende vissute da queste comunità nel biennio 1943-1945.
Più nello specifico, il percorso è suddiviso in sezioni. La prima sezione analizza gli effetti delle politiche di nazionalizzazione attuate dal regime fascista a Trento e a Bolzano; la seconda intende invece approfondire la situazione tirolese nell'ambito della politica interna austriaca e in relazione all'avvento del Terzo Reich in Germania nel corso degli anni trenta.
La terza sezione evidenzia come i due regimi utilizzino strumentalmente le culture e le tradizioni popolari locali a fini ideologici e propagandistici. La quarta ha un respiro più ampio e si concentra sulla cinematografia di propaganda fascista e nazista, diretta a mobilitare le masse dal punto di vista nazionalistico (imperialismo/colonialismo) e ideologico (anticomunismo e antisemitismo). La mobilitazione permanente della società è preparatoria alle imprese belliche dei due totalitarismi.
La quinta sezione mette in luce le guerre dei totalitarismi, dalla guerra d'Etiopia alla seconda guerra mondiale, passando dalla guerra di Spagna: conflitti brutali e assoluti che, tra il 1935 e il 1945, coinvolsero anche trentini, sudtirolesi e tirolesi. La sesta e ultima sezione si concentra sull'occupazione tedesca, i bombardamenti alleati e le modalità della mobilitazione totale nazista.
Il percorso allestitivo di queste sei sezioni è intervallato da 3 deviazioni che hanno il compito di fornire alcune coordinate in merito alle esperienze alternative all'acquiescenza e all'omologazione nazifascista: l'antifascismo e l'antinazismo, la partecipazione alla guerra di Spagna nei ranghi delle Brigate internazionali in difesa della legittima Repubblica spagnola e la Resistenza anti-nazifascista (1943-1945) delineano un'opposizione, magari minoritaria, ma certamente presente nei tre territori considerati e in tutto l'arco del decennio.
La mostra è corredata di testi (in lingua italiana e tedesca), fotografie, mappe, video-proiezioni, film, testimonianze e documenti, il tutto contribuisce a creare un percorso articolato e affascinante. (fr)
 
In allegato:
- colophon
- manifesto
- invito all'inaugurazione
- alcune immagini dell'allestimento
- il giornale della mostra -

(ac)


Immagini