Martedì, 21 Maggio 2013 - 02:00 Comunicato 1383

Sabato 25 maggio nella riserva naturale del lago di Loppio
INAUGURAZIONE DEL PERCORSO ARCHEOLOGICO AMBIENTALE DELL'ISOLA DI SANT'ANDREA

Situata in un contesto paesaggistico di particolare suggestione, sabato 25 maggio l'isola di Sant'Andrea nel lago di Loppio, a Mori, sarà aperta al pubblico con un innovativo percorso di visita archeologico e ambientale. L'iniziativa è del Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale e della Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici della Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione del Museo Civico di Rovereto e dei Comuni di Mori e di Nago. Il programma prevede alle ore 11 il saluto del presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, con la consegna dell'isola al Museo Civico di Rovereto, che ne diverrà il custode promuovendone salvaguardia e conoscenza. Seguirà l'apertura del percorso con visite guidate gratuite a cura della sezione archeologica del museo. Per gli appassionati delle due ruote sarà possibile raggiungere il lago di Loppio in bicicletta lungo la pista ciclabile con partenze da Rovereto, Mori e Nago. Le visite guidate proseguiranno nel pomeriggio fino alle ore 17.30.-

La riserva naturale del lago di Loppio, a metà strada tra il paese di Loppio e il Passo San Giovanni, è la più estesa del Trentino ed è riconosciuta come sito d'interesse comunitario nell'ambito del sistema Natura 2000, la Rete Europea delle aree protette. Al suo interno si trova l'isola di Sant'Andrea, un'area oggetto di scavi e di ricerca archeologica dal 1998 al 2010 da parte del Museo Civico di Rovereto su concessione della Provincia autonoma di Trento. Queste attività hanno permesso di rilevare e documentare un castello fortificato al tramonto dell'impero romano con ruolo strategico e di sbarramento del collegamento tra la valle dell'Adige e la regione del Garda. E' stato occupato tra il VI e il VII secolo da gruppi guerrieri goti e longobardi con le loro famiglie. Dell'insediamento rimangono sull'isola importanti resti riferiti alle mura che lo difendevano e a vari fabbricati interni, molti dei quali adibiti ad abitazione. La sommità conserva inoltre i ruderi della chiesa medievale di Sant'Andrea, impostata su resti di un edificio più antico avente all'interno delle tombe. Per favorire la conoscenza di questo luogo e della vasta area naturalistica che lo circonda, tra il 2011 e il 2012 l'intera isola è stata sottratta allo stato di semiabbandono in cui versava. L'impegnativo e complesso intervento attuato dall'Amministrazione provinciale ha comportato lavori e opere di consolidamento, di restauro e di messa in sicurezza delle murature a rudere lasciate scoperte nelle superfici oggetto di scavo archeologico. In modo analogo si è affrontata la sistemazione ambientale e forestale con diradamento, asporto degli schianti, riduzione dei depositi delle terre da scavo, stabilizzazione dei versanti con ripristino di percorsi e sentieri esistenti, sistemazione dei pieni con riserbo, collocazione di presidi anticaduta sui cigli più esposti.
Essenziali installazioni informative sagomate nell'acciaio accompagnano il visitatore suggerendo, dall'ingresso alla sommità, contenuti e molti motivi d'interesse che questo luogo propone dopo che la natura ha ripreso il sopravvento, con leggi proprie, portando alla crescita di salici, pioppi, betulle e ontani, mescolati a erbe pioniere delle zone umide e cannucce, riparo di folaghe, germani reali, anfibi e altre specie animali.
Oltre ai resti straordinariamente recuperati della fortificazione antica, l'isola conserva anche resti di opere campali ordinate a ridosso dello scoppio della Grande Guerra per presidiare i confini meridionali dell'impero austro-ungarico. Sull'isola i genieri militari realizzarono caverne per artiglierie leggere, depositi e baraccamenti. In alto, una sagoma tagliata nell'acciaio, evoca l'impresa della Serenissima di Venezia che, nel 1439, pose nell'acqua del piccolo lago imponenti imbarcazioni trascinate via terra dopo che avevano risalito il fiume Adige controcorrente fino a Mori. Un frastuono con migliaia di uomini e di animali in movimento che avrebbe poi raggiunto il lago di Garda, lasciando nuovamente nel silenzio questa vallata.
L'isola di sant'Andrea è raggiungibile comodamente in bicicletta lungo la pista ciclabile Adige-Garda che costeggia l'area naturalistica del lago di Loppio sul percorso della dimessa linea ferroviaria che tra Ottocento e Novecento collegava Mori a Riva del Garda, oppure a piedi (800 metri circa) percorrendo sempre la pista ciclabile dopo aver parcheggiato l'automobile a Loppio (presso la chiesa) o nella zona del passo di san Giovanni.

Il programma

Sabato 25 maggio 2013

IN BICICLETTA VERSO L'ISOLA
ore 9.00 partenza da Rovereto, Museo Civico in Borgo Santa Caterina.
ore 9.30 partenza da Mori, piazza Cal di Ponte
ore 9.30 partenza da Nago, via Piazzola, presso la Casa della Comunità
ore 10.30 arrivo all'Isola di Sant'Andrea

RISERVA NATURALE LAGO DI LOPPIO, ISOLA DI SANT'ANDREA
ore 11.00 saluto del Presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher e delle Autorità. Consegna dell'isola di Sant'Andrea in custodia al Museo Civico di Rovereto

ore 12.00 apertura del percorso di visita e inizio delle visite guidate gratuite a cura del Museo Civico di Rovereto

LOPPIO
ore 13.00 "pasta per tutti" a cura dell'Associazione A.C.R. Loppio

ISOLA DI SANT'ANDREA
ore 14.30 – 17.30 visite guidate gratuite all'isola di Sant'Andrea


Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale
tel. 0461 496123
e-mail: serv.naturambiente@provincia.tn.it

Museo Civico di Rovereto
tel. 0464 452800
e-mail: museo@museocivico.rovereto.tn.it

Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici
Ufficio Beni archeologici
tel. 0461 492161
e-mail: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
www.trentinocultura.net/archeologia.asp -