Martedì, 27 Marzo 2012 - 02:00 Comunicato 774

L'assessore Marta Dalmaso ha concluso il Seminario sugli insegnanti all'Auditorium Melotti del Mart
"IMPEGNATI A MIGLIORARE LA SCUOLA TRENTINA ANCHE SU TEMI COME IL RECLUTAMENTO DOCENTI"

"Oggi, tra i numerosi spunti di riflessione, sono stati toccati anche temi caldi ma importanti per le prospettive della nostra scuola: temi come la formazione, la valutazione, il reclutamento degli insegnanti. C'è chi ci dice che è meglio non sollevare queste questioni perché portano solo grane e la scuola trentina è già ad un buon livello; ma per senso di responsabilità credo di poter confermare che sia da parte mia che del governo provinciale, c'è l'intenzione di provare a capire e sperimentare qualcosa che possa migliorare ancora la nostra scuola. Siamo consapevoli che la nostra autonomia e le risorse che abbiamo voluto investire sulla scuola sono una grande opportunità, ma anche una grande responsabilità". Con queste parole, l'assessore provinciale all'istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ha concluso ieri l'importante Seminario su "Formazione e sviluppo professionale del docente", promosso dal Centro per la formazione continua e l'aggiornamento del personale insegnante a Rovereto, presso l'Auditorium Melotti del Mart, dopo la tavola rotonda coordinata dal direttore della rivista "Tuttoscuola" con il capo Dipartimento del Ministero (MIUR) Giovanni Biondi e il dirigente generale del Dipartimento della Conoscenza della Provincia autonoma di Trento, Marco Tomasi. Circa 400 i docenti che hanno partecipato.-

Una vera e propria maratona nell'intero pomeriggio di ieri all'Auditorium Melotti del Mart, a Rovereto, per una puntualizzazione a tutto campo sulla figura del docente, sulla formazione iniziale e in servizio degli insegnanti e su altri temi oggi più che mai sul tappeto.
L'occasione è stata offerta dal Seminario promosso dal Centro formazione insegnanti di Rovereto all'interno del percorso di formazione per i 250 docenti circa neoassunti in ruolo per l'anno scolastico 2011/2012. Tre le sezioni con contributi e relazioni, prima delle conclusioni dell'assessore Marta Dalmaso.
Per il Centro, il direttore Luciano Covi ha coordinato tutti i lavori delle tre sezioni, mentre Italo Fiorin, presidente del Comitato scientifico, ha fornito dapprima uno sguardo provinciale sulla figura del docente e poi alcuni dati ripresi del Report 2011 su tutta l'attività del Centro, a due anni di attività.
"Due anni fa – ha ricordato Giovanna Sirotti, assessore all'istruzione del Comune di Rovereto – s'è lanciata la sfida sull'avvio del Centro; una sfida ampiamente vinta non solo per le ricadute nella scuola e sugli insegnanti, ma anche sulla città di Rovereto e sull'evento di Educa".
Da Lucio Guasti (Università Cattolica di Milano), Andrea Gavosto, (Fondazione Agnelli), Beatrice de Gerloni (direttore Iprase) e Umberto Margiotta (Ca' Foscari Venezia) le riflessioni corpose sulla dimensione internazionale, nazionale e provinciale degli insegnanti, con dati e stimoli che verranno messi presto a disposizione sul sito del Centro di Rovereto.
Nella tavola rotonda con i due dirigenti generali, del MIUR (Giovanni Biondi) e del Dipartimento della Conoscenza della Provincia (Marco Tomasi) è stato innanzi tutto ribadito il divario netto, particolarmente in termini di risorse investite nel settore dell'istruzione, tra la realtà trentina e quella nazionale. Invitato a dire come stanno le cose e quali prospettive ci siano in campo nazionale per i temi affrontati nel seminario, il rappresentante del Ministero (MIUR) è stato lapidario: formazione iniziale, formazione in servizio, valutazione e carriere sono temi forti, ma resta complesso intervenire in positivo perché c'è carenza di risorse e perché serve un ampio consenso politico e sociale nel merito che oggi non sembra esserci. Sulle risorse, un solo esempio: per la formazione in servizio ci sono 735 mila docenti e 15 milioni di euro stanziati. I soldi poi se ne vanno per il Fondo d'Istituto e per gli scatti d'anzianità, elementi contrattuali con tutte le difficoltà che comportano.
In Trentino, gli ha fatto sponda il dirigente Marco Tomasi, le risorse ci sono, lo sappiamo, e sono tante, ma l'autonomia è uno strumento, non un valore astratto, per cui vuol dire cominciare a individuare priorità, ma anche avere disponibilità ad imparare dagli altri, senza sentirsi sempre i migliori. Vuol dire riorganizzare il dipartimento, come si sta facendo, vuol dire valorizzare le risorse che abbiamo, come la Facoltà d scienze cognitive a Rovereto e l'Università, accanto al Centro, vuol dire fare sinergia vera tra Iprase e Centro, riunire ricerca e formazione, sistema informativo di supporto alle scuole, fare ricerca vera dentro le scuole e rompere qualche tabù, come quello di una scuola strutturata con spazi rigidi come le aule e le classi.
Nelle conclusioni, l'assessore Dalmaso ha toccato senza giri di parole i temi che in questi giorni sono apparsi anche sulla stampa, a cominciare da quello sul reclutamento degli insegnanti. "Sono temi scottanti, che sono anche sul tavolo nazionale e internazionale. Per la nostra situazione, che significa piccola dimensione, risorse significative e situazione positiva del sistema scolastico e formativo, siamo nelle condizioni di poter provare a sparigliare le carte e a cercare tutti assieme, non solo sul tavolo sindacale, quali possano essere le strade migliori per fare davvero l'interesse della nostra scuola. Del resto, sono gli stessi insegnanti a chiederci alcuni cambiamenti in termini innovativi. "
Sappiamo che alcuni ci dicono di non toccare questi temi – ha proseguito l'assessore - "ma è nostra responsabilità provare, affrontare i problemi in modo pacato, non assecondando dibattiti costruiti ad arte. Sarà mia premura dire quali ipotesi ci sono sul tavolo e quali proposte ci sembra di poter offrire ad una riflessione comune. Non fare nulla vuol dire totale mancanza di senso di responsabilità. Vogliamo provarci, non come gli elefanti nella cristalleria, bensì consapevoli della delicatezza del tema, ma anche del fatto che c'è una realtà vivace e una voglia diffusa di fare di più e meglio, per servire la scuola e la comunità trentina". (mc)
-