Lunedì, 12 Agosto 2013 - 02:00 Comunicato 2321

L'assessore Lia Giovanazzi Beltrami a Cavareno all'inaugurazione della mostra fotografica dedicata a padre Lino Zucol
"IL TRENTINO SAPPIA VALORIZZARE L'OPERATO DI PERSONE STRAORDINARIE"

Ieri, nella "nuova" piazza Prati a Cavareno, l'inaugurazione della mostra fotografica su padre Lino Zucol, 97 anni, missionario gesuita trentino (nativo di Sarnonico) che opera ininterrottamente da ben 65 anni (dal 1948!) nel Kerala, nel sud dell'India. Le immagini, molto coinvolgenti, sono del fotografo Giorgio Salomon e aprono uno spaccato sulla realtà di un'India molto vera ed emozionante. "L'occasione - ha detto Lia Giovanazzi Beltrami, assessore alla solidarietà internazionale e convivenza della Provincia autonoma di Trento - di valorizzare uno dei tanti trentini, delle tante persone eccezionali che in giro per il mondo operano concretamente a favore di chi ha bisogno e per un autentico dialogo di pace e convivenza, anche tra le diverse religioni. In questo senso la figura di padre Zucol, tanto amato nell'India quanto nella natìa Val di Non, è di quelle che lasciano il segno: un uomo capace di costruire diecimila case per i paria, di fondare una congregazione che oggi conta 1.600 suore, di essere riconosciuto in tutto il Kerala come autentica guida spirituale. L'augurio è che il Trentino sappia valorizzare appieno l'operato di queste persone straordinarie".-

Dopo la cerimonia di inaugurazione la proiezione di un video, realizzato durante la visita nella missione indiana di una delegazione trentina guidata dall'assessore Beltrami, ha portato i molti presenti dentro i suoni e i colori di un mondo coinvolgente e ha permesso di avvicinare ancora di più la straordinaria figura di padre Lino Zucol.
L'appuntamento di ieri a Cavareno ha poi visto, a seguire, anche la presentazione del romanzo "I Bambini di Cristallo" di Vanda Liber (Arti Grafiche Saturnia) che racconta l'esperienza di una donna che ha trovato risposta alle sue profonde inquietudini interiori nel ventre di un'India autentica, con i suoi villaggi, le fragilità dei bambini, i colori e i profumi, ma anche per la forza dirompente che nasce dalla condivisione di quello straordinario mondo della solidarietà. E in controluce è ancora una volta l'esperienza di padre Lino a permeare le pagine del libro. Non a caso i proventi del romanzo sono devoluti proprio alla missione di padre Zucol.

Immagini a cura dell'Ufficio stampa

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